USA e Covid 19: misure del governo anche a favore delle "foreign-owned companies"
Il governo degli Stati Uniti ha deliberato un piano massiccio di interventi per superare questa fase di crisi.
A seguito dell'emergenza Coronavirus, il 27 marzo il Senato USA ha approvato il Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security Act (“CARES Act”) che prevede lo stanziamento di 500 miliardi di dollari in prestiti e programmi di assistenza per le grandi aziende, stati e città, che spaziano dai prestiti e i sussidi per le imprese alle misure di sostegno ai redditi personali, dall’ampliamento della rete di protezione sociale alle maggiori spese sanitarie.
Tra i programmi previsti si segnala il Paycheck Protection Program (PPP)- articolo 7(a) del CARES Act - che prevede lo stanziamento di 349 miliardi di dollari destinati alle aziende con meno di 500 dipendenti che prevede la possibilità di ricevere prestiti per pagare stipendi, spese relative all’health care, interessi di mutui accesi in precedenza, affitti e utenze. Questo provvedimento è disponibile anche per i “foreign-owned businesses” che possono accedere al programma, che è studiato per proteggere i lavoratori statunitensi indipendentemente dalla nazionalità dei soci di controllo dell’azienda.
Entrambi i programmi sono soggetti alla sussistenza di diversi criteri.
L'Ambasciata a Washington ha redatto una sintesi dei punti più rilevanti delle misure adottate:
"Tale provvedimento si estende anche alle aziende operanti negli Stati Uniti la cui proprietà è riconducibile a soci stranieri. Abbiamo voluto verificare se il programma fosse accessibile anche da parte di imprese di diritto statunitense possedute o controllate in maggioranza da investitori stranieri, che hanno tipicamente un visto di lunga durata ma non dispongono del permesso di stabile residenza (la c.d. “green card”) e non vi sono infatti dubbi sulla titolarità di soggetti americani o di residenti permanenti. A tal proposito, la Small Business Administration (SBA) ci ha confermato oggi che anche i “foreign-owned businesses” possono accedere al programma, che è studiato per proteggere i lavoratori statunitensi indipendentemente dalla nazionalità dei soci di controllo dell’azienda.
Il programma prevede che le aziende possano accedere a finanziamenti agevolati di cui è prevista la conversione in sussidi a fondo perduto qualora:
- non sia ridotta la forza lavoro nel periodo 15 febbraio - 30 giugno 2020;
- i fondi siano utilizzati per pagare gli stipendi dei lavoratori nelle 8 settimane successive all’erogazione (maggiori informazioni sulle effettive modalità di calcolo sono disponibili sul sito del Dipartimento del Tesoro). I prestiti – con durata biennale, tasso di interesse agevolato all’1% e ammontare massimo per impresa fissato in 10 milioni – sono messi a disposizione dalle banche (che percepiscono una commissione, pagata dal Governo Federale), ma sono garantiti a livello federale dalla Small Business Administration (SBA). Le richieste di finanziamento devono essere inoltrate tramite l’istituto bancario americano di riferimento dell’azienda, la SBA ha invitato a diffondere tra i possibili interessati i riferimenti al customer service call center (1-800-659-2955) e al sito internet dedicati al programma.
In pochi giorni, pur con qualche difficoltà tecnica legata al numero di domande presentate, oltre 1/5 dei fondi messi a disposizione tramite il Paycheck Protection Program sono stati erogati (ad oggi circa 70 miliardi di dollari), tanto che l’Amministrazione ha già avviato colloqui con il Congresso per espandere il finanziamento di ulteriori 250 miliardi.
Anche la Federal Reserve, che ha già avviato programmi di supporto al credito, ha prospettato di intervenire a supporto del PPP acquistando dalle banche i crediti erogati, in modo da supportarne la liquidità.
L’Ambasciata italiana negli USA segnalerà l’opportunità alle imprese italiane sia tramite la rete ICE e delle Camere di Commercio Italiane negli USA, sia attraverso i propri canali di comunicazione."
Contatti
Area Internazionalizzazione e Commercio Estero, Giulia Repetto, tel. 0258370.497, e-mail giulia.repetto@assolombarda.it
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