Bulgaria: principali trend macroeconomici per il post-Covid.

E’ disponibile la Guida Paese Bulgaria 2020 realizzata da Confindustria Bulgaria che fornisce un supporto a chi già opera nel paese, o vuole sviluppare o ampliarvi il proprio business, con un focus sulle misure adottate per affrontare le conseguenze economiche della pandemia da COVID-19.

La Guida è uno studio approfondito sul Paese, che contiene informazioni utili per un primo orientamento e un corretto approccio al mercato bulgaro.

I temi trattati riguardano un'analisi sul contesto politico, la situazione economica, le imposte sulle persone giuridiche e sulle persone fisiche, i contribuiti sociali sulle persone fisiche, gli aspetti fiscali internazionali e la tassazione indiretta. Vengono analizzati anche il mercato del lavoro, il diritto societario, la legge in materia di sicurezza informatica, la regolamentazione della protezione dei dati in Bulgaria  e  le norme sulle misure anti-riciclaggio. 

Inoltre, vengono illustrate le misure economiche e gli aiuti messi in campo dal Governo bulgaro per contenere l'impatto da Covid-19 sull'economia nazionale.

Di seguito alcuni stralci.

Informazioni generali

Negli ultimi anni la Bulgaria ha conosciuto una notevole espansione economica ed industriale. Il paese ha un’economia di mercato con un settore privato in via di sviluppo e un certo numero di imprese pubbliche d’importanza strategica. Rispetto al 2017, il PIL reale per l‘anno 2018 è cresciuto del 3,2%, sorpassando notevolmente la media di crescita del 2% registrata nell'UE nello stesso periodo. L’economia bulgara si caratterizza per:

  • la stabilità politica, macroeconomica e finanziaria;
  • una posizione geografica favorevole che permette un facile accesso al mercato dell’UE, nonché la vicinanza ai principali canali di scambio commerciali internazionali (il paese è attraversato da cinque importanti corridoi di trasporto paneuropei);
  • il basso costo della manodopera e retribuzioni competitive (i costi fissi sono tra i più bassi d’Europa);
  • una forza lavoro qualificata.

Situazione economica

Nonostante alcuni trend in leggero rallentamento, la Bulgaria è comunque riuscita a mantenere la tendenza di crescita di oltre il 3% che ha contraddistinto gli ultimi anni. I consumi interni, che sono stati il principale propulsore della crescita dei tre anni precedenti, hanno registrato un ritmo stabile e veloce. Nel 2018 i consumi privati sono cresciuti del 4,57%, sostenuti dal miglioramento del mercato del lavoro, da un maggiore reddito disponibile e da una congiuntura economica in via di stabilizzazione.

Per quanto riguarda i singoli settori di attività, l’industria e l’agricoltura rappresentano i due principali settori dell’economia nazionale. Nel 2018 l’accelerazione della crescita economica è dovuta principalmente al commercio e al settore immobiliare il cui giro d’affari cumulativo aumenta con il 14% rispetto all'anno precedente. Un aumento del 10% si registra anche nel campo dell’edilizia. Inoltre, l’accelerazione della crescita economica  si deve anche principalmente al commercio e alla produzione a cui si aggiungono la migliore congiuntura per le esportazioni verso UE e l’aumento del potere d’acquisto delle famiglie.

Nel 2018 il mercato del lavoro in Bulgaria ha continuato a registrare un miglioramento degli indicatori. Il Paese ha registrato un record occupazionale e un’ulteriore riduzione del coefficiente di disoccupazione. Nel 2018 la disoccupazione è scesa sotto il 6%, raggiungendo un livello mai visto negli ultimi nove anni, mentre nella fine del terzo trimestre del 2019 ha raggiunto il 3,70%.

Anche il debito lordo con l’estero si è ridotto, tuttavia quello delle imprese non finanziarie rimane comunque relativamente alto. Al tempo stesso, l’incidenza del debito lordo estero si è ridotta dal 95% del PIL nel 2012 al 60,3% nel 2018. Infine, nel 2018 la Bulgaria ha registrato un’eccedenza della bilancia dei pagamenti pari a 0,2 mlrd di BGN.

I rapporti della Bulgaria con l'Italia

La Bulgaria rappresenta un mercato sempre più importante per le esportazioni e gli investimenti italiani. Al contempo, l’Italia è uno dei principali partner economico-commerciali della Bulgaria.
A titolo di confronto, nel 2018 l’esportazione di merci e servizi verso l’Italia è stata pari a 2,433 mlrd. di Euro (2° posto delle importazioni nella Bulgaria dopo la Germania), ossia il 7,9% del totale. Nel 2018 l’importazione dall’Italia verso la Bulgaria è ammontata a 2,422 mlrd. Di Euro, ossia il 7,2% del totale. L’Italia è il terzo maggiore importatore in Bulgaria dopo la Germania e la Russia.

Le principali esportazioni verso l’Italia sono state quelle di: rame raffinato e leghe di rame, oli minerali, cereali, elementi per la produzione di scarpe e prodotti finiti dell’industria calzaturiera, prodotti di elettrotecnica e dell’industria tessile, prodotti della lavorazione di pelli e pellicce. Le principali importazioni bulgare dall'Italia sono state invece quelle di trattori, automobili e altri mezzi di trasporto, oli minerali, pelli lavorate nonché abbigliamento e altri prodotti tessili.

Gli investimenti diretti italiani in Bulgaria nel periodo 2000-2018 ammontano a un totale di 1,4 mlrd. di Euro, posizionando l’Italia al quarto posto nella graduatoria degli investitori esteri nel Paese. Nel 2018 gli investimenti diretti italiani hanno raggiunto i 58 milioni di Euro. I settori di maggiore interesse per gli investitori italiani continuano ad essere l’energia, il turismo, i servizi bancari e assicurativi ed il trasporto.

In allegato il testo completo della Guida Paese.

Contatti

Area Internazionalizzazione e Commercio Estero, Gabriella Maccaferri, tel. 0258370.452, email ; Selena Pizzocoli tel. 0393638.237, e-mail selena.pizzocoli@assolombarda.it; Pietro Ferrari, tel. 0382375216, e-mail .

 

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