Lavoratori stranieri: progetto «Promozione di Canali Legali di Ingresso”

Sviluppo Lavoro Italia, ha avviato un progetto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, volto a soddisfare le esigenze professionali delle imprese italiane.

08/05/2025

Il Progetto “Promozione di canali legali di ingresso in Italia – Misure pre-partenza e inserimento lavorativo di cittadini di Paesi terzi” realizza azioni specifiche, volte a rispondere ai fabbisogni del mercato del lavoro italiano caratterizzato dalla crescente difficoltà di reperire lavoratori con le giuste competenze, mediante l’ingresso legale in Italia di cittadini stranieri che abbiano competenze prossime a quelle richieste dalle imprese.

Nello specifico, grazie a specifici accordi tra Italia e Tunisia, si offre alle aziende l'opportunità di assumere cittadini tunisini qualificati, che abbiano completato corsi di formazione professionale e civico-linguistica nel loro paese.

Per l’individuazione dei cittadini tunisini interessati a fare ingresso in Italia per motivi di lavoro, SLI si avvale della collaborazione di ANETI, Agenzia Nazionale tunisina per l’Impiego e il Lavoro Autonomo.

COME FUNZIONA IL PROGETTO

Le imprese italiane comunicano a SLI il proprio fabbisogno di lavoratori, indicando i ruoli professionali richiesti, i livelli di esperienza e le competenze specifiche necessarie.

SLI e ANETI selezionano in Tunisia lavoratori in possesso di profili prossimi a quelli richiesti dalle imprese e organizzano con quest’ultime colloqui con i candidati ritenuti più idonei. Al termine degli incontri, le imprese manifestano l’interesse ad assumere, al termine del corso di formazione, i cittadini tunisini selezionati.

Le persone selezionate vengono inserite in corsi di formazione realizzati in Tunisia che hanno la durata minima di 150 ore e riguardano la conoscenza della lingua italiana (almeno livello A1), l’educazione civica, la salute e sicurezza sul lavoro e l’acquisizione delle competenze necessarie al profilo richiesto.

I lavoratori che completano con successo i corsi di formazione possono entrare e soggiornare in Italia per lavoro subordinato, grazie alla richiesta nominativa presentata dal datore di lavoro italiano. Per fare ingresso, il lavoratore deve presentare la domanda di visto entro sei mesi dalla fine del corso, allegando la conferma dell’assunzione (nulla osta) da parte dell’impresa che lo ha selezionato.

SLI e ANETI offrono assistenza gratuita sia alle imprese che ai lavoratori durante tutto il processo di inserimento.

Contatti

Sviluppo Lavoro Italia spa

Area Inclusione Sociale e Lavorativa

Responsabile linea | Promozione di canali legali di ingresso regolare in Italia

email: gdidio@sviluppolavoroitalia.it

email: canalilegali@sviluppolavoroitalia.it 

www.sviluppolavoroitalia.it

Non sei associato e ti servono informazioni?

Contattaci
Contenuti correlati

Azioni sul documento

Appuntamenti
12 Mag

Il ruolo dell’Istituto previdenziale nella crisi d’impresa dopo il correttivo ter al codice della crisi

hh 09:30 - 13:30

14 Mag

La gestione della malattia tra obblighi di legge e contrattazione collettiva

hh 10:00 - 11:30

4 Giu

Cometa - Il futuro previdenziale nell'industria metalmeccanica

hh 10:30 - 12:00

12 Giu

Licenziamenti individuali e uso dei social network

hh 16:00 - 18:00

20 Giu

Licenziamenti individuali: spunti legali e pratici - Sede di Pavia

hh 10:00 - 12:00

Conciliare famiglia e lavoro: congedi e permessi

Conciliare famiglia e lavoro: congedi e permessi

Il valore di Previndai nella previdenza dei Dirigenti industriali

Il valore di Previndai nella previdenza dei Dirigenti industriali

La giusta pensione - Flessibilità in uscita a fronte dei cambiamenti demografici

La giusta pensione - Flessibilità in uscita a fronte dei cambiamenti demografici

Inail - Autoliquidazione 2025 - Infortuni sul lavoro e Smart working

Inail - Autoliquidazione 2025 - Infortuni sul lavoro e Smart working