Le prospettive per il mercato degli immobili d'impresa: orientamenti dal webinar Assolombarda del 6 luglio 2021

Nel corso dell'incontro on-line organizzato in occasione dell’aggiornamento del portale Investire sul Territorio, ci siamo confrontati con esperti sull'andamento economico del nostro territorio e sui riflessi nel mercato degli immobili d’impresa.

Le prospettive di ripartenza del tessuto economico territoriale si intrecciano con i cambiamenti nel mondo del lavoro e nelle modalità di uso degli immobili d'impresa. Durante l'incontro online del 6 luglio 2021 sono i relatori hanno presentato dati e analisi sulla performance economica e del mercato degli immobili d'impresa.

Secondo Valeria Negri, direttrice del Centro Studi Assolombarda, i due termini chiave per inquadrare l’andamento economico sono recupero e differenze. Infatti, le economie italiana e lombarda stanno registrando un recupero significativo, che va oltre il rimbalzo o il semplice ritorno su livelli pre-pandemia. In particolare, l’Italia sta mostrando un recupero della produzione industriale veloce, forte e sopra le attese, superiore alla performance della Germania. Si tratta, di un rapido rimbalzo a V, a differenza di quello successivo della crisi del 2008, che aveva richiesto un periodo molto lungo di risalita. Inoltre, il recupero appare essere in accelerazione, come testimoniato soprattutto dalla significativa risalita dell’indice del clima di fiducia del manifatturiero, seguito poi da quello relativo ai servizi.

Tuttavia, vanno segnalate delle differenze nella performance del manifatturiero, tra settori e territori. Se i dati dell’export lombardo nel 2020 sono stati negativi, ma in linea con altre regioni manifatturiere europee, nella performance del primo trimestre 2021 si vedono delle differenze dovute anche alle diverse specializzazioni. Nello specifico, la performance complessiva dell’export lombardo nel primo trimestre 2021 è sostanzialmente in equilibrio con il primo trimestre 2019, ma con significative divergenze tra settori: da un lato c’è un’ottima performance di Elettronica, Farmaceutica e Alimentare, dall’altro lato Automotive e Moda sono ancora in difficoltà, mentre la Meccanica ha iniziato il recupero. Le diverse performance dei settori si riflettono quindi sui territori, con marcate differenze tra MI, MB, LO, PV a seconda delle specializzazioni provinciali. Per questo motivo sarà anche diversa la prospettiva di recupero, con il dato del valore aggiunto delle diverse province che nel 2023 sarà superiore al dato 2019, sebbene con performance migliori a Monza e Lodi rispetto a Pavia e Milano.

Nell’approfondimento a cura di Luca Dondi dall’Orologio, AD Nomisma, che analizza le ricadute dello scenario macroeconomico sul settore immobiliare, le buone prospettive economiche si riflettono principalmente sul mercato residenziale, mentre il settore degli immobili d’impresa è maggiormente contrastato. L’indice di performance non residenziale è negativo anche per Milano, sebbene i dati riferiti agli ultimi mesi portino dell’ottimismo per quanto riguarda la dinamica dei prezzi degli uffici. Interessante segnalare che calo significativo registrato in termini di compravendite uffici a Milano (-26% nel 2020) è controbilanciato da una performance positiva del resto della Città Metropolitana. I dati di prezzi e canoni di uffici hanno assorbito l’impatto negativo del 2020, con valori in calo limitato a Milano nel 2021 – soprattutto se confrontati con le altre aree metropolitane italiane – e presentano una prospettiva di risalita a partire dal 2022. Nel mercato corporate – immobili cielo terra di grandi dimensioni – la presenza consistente di operatori esteri ha portato ad una valutazione più negativa del mercato, che si conferma debole per quanto riguarda il volume di investimenti attratti dal mercato italiano. Significativa è la ricomposizione dell’asset allocation, con settori quali logistica, residenziale, strutture sociosanitarie e data center che sono diventate di grande interesse per gli investitori, mentre settori tradizionali quali direzionale e commerciale continuano a scontare una diffidenza da parte degli investitori. Sempre dal punto di vista degli investimenti, le diverse asset class si sono rivelate impattate diversamente dall’emergenza sanitaria. Secondo un’indagine di Nomisma, il residenziale, l’industriale e logistica, e il commercio di vicinato si sono rivelati essere gli asset maggiormente “resistenti”, mentre hospitality, terziario (ad esclusione dei co-working) e centri commerciali quelli più “esposti”.

Le presentazioni sono disponibili in fondo alla pagina.

Contatti

Area Territorio e Ambiente, Carlo Capra, tel. 3459711767, e-mail

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