Ondate di calore e salute e sicurezza sul lavoro
Siglato il Protocollo fra le Parti sociali. Regione Lombardia ha approvato una ordinanza specifica.
Protocollo fra le Parti sociali
Le Parti sociali hanno siglato il Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. Il testo sarà recepito a breve con decreto ministeriale; Assolombarda aggiornerà le aziende sugli sviluppi della questione.
Ordinanza Regione Lombardia
La Regione ha emanato un'ordinanza per la tutela dei lavoratori esposti a caldo estremo:
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È vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 2 luglio 2025 al 15 settembre 2025;
- Il divieto vale nelle aree interessate dallo svolgimento di attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili all'aperto e nelle cave;
- Il divieto vale se, nonostante l’adozione di specifiche misure di prevenzione, come previste dalle Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, lo stress da calore comporti rischi rilevanti per la salute del lavoratore;
- Il divieto vale limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito Worklimate riferita a “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO” e, più specificatamente, sul sito dedicato;
- il divieto non trova applicazione per le Pubbliche amministrazioni, per i concessionari di pubblico servizio, per i loro appaltatori, quando trattasi di interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità, purché siano applicate idonee misure organizzative ed operative, come previsto dalle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”
In tutte le lavorazioni all’aperto e nelle lavorazioni che avvengono in ambienti chiusi non climatizzati, ove le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne, è raccomandato il rispetto delle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”.
Altre indicazioni per i datori lavoro
I datori di lavoro, specialmente per i lavori all'aperto ma non solo, devono essere preparati a gestire la salute e sicurezza dei lavoratori, anche rispetto alle possibili prossime ondate di calore.
In attesa che vengano sottoscritte le "apposite intese per adottare, valutando anche la correlazione tra l'umidità relativa, la temperatura e la ventilazione, linee guida e procedure concordate per l'attuazione delle previsioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori che sono esposti alle emergenze climatiche" (previste dall'art. 3, DL n. 98/2023), è possibile fare riferimento al documento volontario diffuso da INAIL.
Nell'ambito del progetto Worklimate2.0, infatti, INAIL diffonde una sorta di "Decalogo per la prevenzione delle patologie da calore e da esposizione a radiazione solare nei luoghi di lavoro", che i datori di lavoro possono adottare volontariamente:
- È opportuno individuare una persona (es. un preposto), per la sorveglianza delle misure di tutela specifiche predisposte nel documento di valutazione dei rischi e delle misure di prevenzione. Questa previsione è coerente con le indicazioni dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro;
- Importante l'identificazione dei pericoli; per questa fase, ad esempio, RSPP ed esperti possono consultare:
- la piattaforma previsionale di allerta da caldo specifica per i lavoratori (Progetto WORKLIMATE) in grado di fornire previsioni basate sull’attività fisica svolta dal lavoratore e sull’ambiente di lavoro (es. esposizione al sole o in zone d’ombra);
- la piattaforma previsionale dell’esposizione alla radiazione solare (web-app presente sul Portale agenti fisici (PAF)); - Utile il confronto col medico competente;
- La formazione dovrebbe aumentare la consapevolezza dei lavoratori sugli effetti sulla salute dello "stress da caldo" e dell’esposizione alla radiazione solare e sulle misure di prevenzione e protezione da adottare"
- Nel documento vi sono consigli per idratazione e abbigliamento;
- In alcuni casi, possono essere adottate misure organizzative suggerite nel documento;
- Per quanto possibile, nei periodi più caldi e/o con massimo soleggiamento, sarebbe meglio preferire le attività da svolgere in aree completamente ombreggiate o in ambienti climatizzati e comunque effettuare pause in aree ombreggiate o climatizzate;
- L'acclimatazione consiste in una serie di modificazioni fisiologiche che consentono all’organismo di tollerare la conduzione di mansioni lavorative in condizioni di esposizione a temperature elevate;
- Per meglio gestire le possibili emergenze, è utile promuovere una sorta di "reciproco controllo dei lavoratori", soprattutto in momenti della giornata caratterizzati da temperature e radiazione solare particolarmente elevate;
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È importante sviluppare, con la collaborazione del medico competente e del RSPP, un piano di sorveglianza per il monitoraggio dei segni e dei sintomi delle patologie da calore.
Nuove indicazioni ATS Milano
Si riportano le "Misure di prevenzione 2025 contro gli effetti negativi dell’esposizione al caldo e sui segnali e sintomi derivanti dallo stress termico e dal colpo di calore" elaborate da ATS Milano.
Sul tema Stress da calore è anche disponibile una miniguida dal titolo MICROCLIMA - MINIGUIDA SUL RISCHIO STRESS DA CALORE NEL SETTORE EDILE.
Contatti
Ulteriori informazioni possono essere richieste contattando:
- Area Salute e Sicurezza sul Lavoro, tel. 02-58370.242 - e-mail sic@assolombarda.it
- Sede di Monza: tel. 0393638211
- Sede di Pavia: tel. 0382375225
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