Osservatorio Student Housing

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Il mercato dello student housing in Italia sta vivendo una fase di forte evoluzione, con crescente interesse da parte degli investitori immobiliari, grazie anche alle risorse pubbliche messe in campo negli ultimi anni. Questo segmento del residenziale si distingue per un’offerta ancora insufficiente rispetto alla domanda, soprattutto nelle grandi città universitarie. In Italia, il provision rate nazionale – ovvero la percentuale di posti letto disponibili rispetto al numero totale di studenti– si attesta intorno al 5%, uno dei più bassi in Europa. Per confronto, in Francia è al 16%, in Germania al 13% e nel Regno Unito supera il 30%. In Italia, circa il 70% dei posti letto disponibili è di natura pubblica e il restante 30% è gestito da operatori professionali (Purpose-Built Student Accommodation - PBSA).
L’Osservatorio sullo Student Housing di Confindustria Assoimmobiliare, attraverso una survey rivolta ai propri associati, ha raccolto informazioni su circa 19.500 posti letto, distribuiti in 80 strutture in 20 città universitarie sparse su tutto il territorio nazionale.

Distribuzione dei posti letto esistenti e in pipeline entro il 2027 per città universitaria

Posti letto esistenti

imm1 - stock

Posti letto in pipeline

imm2 - pipeline

Fonte: Confindustria Assoimmobiliare

A Milano si concentra quasi un terzo dello stock di posti letto gestiti professionalmente attualmente disponibili in Italia. Seguono Torino con il 14% di posti, Bologna e Roma entrambe al 12%. La gran parte dell’offerta, pari all’85%, si trova in strutture appositamente attrezzate – come campus o studentati con spazi e servizi condivisi – mentre il restante 15% è costituito da soluzioni abitative tradizionali, come appartamenti o residence, destinati in via esclusiva o prevalente agli studenti, spesso configurati come forme di co-housing.

Guardando al futuro, Milano si conferma protagonista anche nella pipeline di sviluppo. Entro il 2027 sono previsti a livello nazionale circa 20.000 nuovi posti letto, di cui oltre un terzo sarà a Milano. Questo incremento permetterà alla città di raddoppiare la propria copertura di posti letto, passando dal 6,9% attuale a circa il 13%. Tra gli interventi più significativi a Milano c’è quello del Villaggio Olimpico allo Scalo Romana, che dal prossimo anno accademico diventerà uno studentato da 1.700 posti letto. Anche a Pavia sono attesi investimenti da parte di operatori professionali, con un peso di circa il 6% sulla pipeline di nuovi posti letto previsti entro il 2027.
Dal confronto tra operatori, investitori e stakeholder del mondo universitario, emergono alcuni fattori fondamentali per il futuro dello student housing:

  • la flessibilità progettuale e gestionale, con l’esigenza di rispondere a diversi segmenti della domanda, tra cui gli studenti internazionali, i ricercatori, i professionisti iscritti ai programmi di formazione continua, oltre al momento del passaggio tra mondo della formazione e mondo del lavoro;
  • la previsione di spazi e servizi per la collaborazione, necessari a costruire anche il capitale sociale delle nuove generazioni;
  • l’efficientamento dei processi di costruzione e riqualificazione, per rendere sostenibili economicamente gli interventi immobiliari.

Oltre alla garanzia di un finanziamento pubblico a sostegno degli investimenti in grado di realizzare un’offerta economicamente accessibile, la sfida è uniformare e stabilizzare il quadro normativo, oltre non disperdere il capitale di innovazione e semplificazione procedurale introdotto negli ultimi anni anche grazie alle riforme in ambito PNRR, che ha l’obiettivo di finanziare con 1,2 miliardi di euro 60.000 nuovi posti letto.

Il report completo è disponibile a questo link: REPORT

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