Mercati energetici: alternanza, lieve crescita gas, CO₂ sostenuta
Andamento mercati energetici, focus e orientamento per le imprese (ottobre 2025).
Premessa
A settembre 2025, il prezzo del gas europeo (TTF) è rimasto tendenzialmente stabile, nonostante le manutenzioni in Norvegia e i minori arrivi di GNL. Gli stoccaggi sono cresciuti lentamente, con il deposito tedesco di Rehden fermo al 27%. Un autunno mite ha ridotto la domanda di gas, mentre le tensioni geopolitiche e le sanzioni contro la Russia hanno continuato ad alimentare l’incertezza. Il prezzo della CO₂ è leggermente sceso, tra richieste di proroghe e di esenzioni da parte di Germania e Polonia. Il mercato energetico europeo, a settembre, continua a essere caratterizzato da una stabilità piuttosto fragile, condizionato da clima, geopolitica e decisioni politiche (approfondisci l'aggiornamento sui mercati di settembre 2025).
Mercati energetici - Aggiornamento ottobre 2025
Il prezzo del gas naturale al TTF (contratto front-month) ha chiuso la settimana (10 ottobre 2025) a 31,92 €/MWh, in leggero aumento rispetto ai 31,38 €/MWh del venerdì precedente.
La settimana è stata segnata da forte volatilità, con un picco lunedì 13 ottobre (+6%) dovuto a due eventi che hanno temporaneamente agitato i mercati: la sospensione della navigazione in Qatar per un guasto ai sistemi GPS, che ha sollevato timori sulle forniture di GNL, e un attacco russo a impianti di produzione del gas in Ucraina. Superata la fase di tensione, con il ripristino dei traffici e una maggiore calma geopolitica, i prezzi hanno cominciato a scendere nei giorni successivi, nonostante l’arrivo di temperature più rigide e una domanda in crescita. Il clima di distensione è stato favorito anche dalla tregua tra Israele e Hamas del 9 ottobre, che ha ridotto i premi di rischio legati al conflitto. All’inizio di questa settimana, il TTF si è attestato intorno a 31,60 €/MWh. Sul fronte del GNL, la prosecuzione dello sciopero nei terminal francesi di Fos Cavaou e Fos Tonkin, prorogato fino al 15 ottobre, potrebbe ancora rallentare i flussi verso l’Europa.
Tuttavia, un ritorno alla piena operatività dei carichi di GNL contribuirebbe ad attenuare le spinte rialziste legate al freddo e all’aumento dei consumi. Anche il mercato delle quote di emissione ETS ha chiuso la settimana in lieve rialzo: il contratto con scadenza dicembre 2025 si è attestato a 79,68 €/ton. Il movimento è stato sostenuto da una componente speculativa elevata e da una bassa produzione rinnovabile in Europa centrale e occidentale. I fondi d’investimento hanno raggiunto una posizione lunga record di 85,67 milioni di tonnellate, segno di un forte interesse finanziario nel mercato. L’asta tedesca ha registrato un prezzo medio di 77,95 €/ton e una buona domanda. La differenza di oltre 9 €/MWh tra i costi del carbone e del gas continua a favorire quest’ultimo, riducendo temporaneamente la domanda di quote di CO₂. Le temperature miti hanno limitato la richiesta di riscaldamento, mentre l’aumento delle importazioni cinesi lascia intravedere segnali di ripresa per l’industria globale.
In un contesto ancora fragile, l’equilibrio tra geopolitica, meteo e domanda sarà il fattore chiave per l’andamento delle prossime settimane.
Le quotazioni dei prezzi di energia elettrica si attestano 126,78 €/MWh (15 ottobre 2025), gas naturale 31,80 €/MWh (TTF - 14 ottobre 2025) e CO2 Ue:76,92 €/ton (14 ottobre 2025).
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