La riforma della riscossione

Il Consiglio dei Ministri lo scorso 11 marzo ha approvato, in esame preliminare, lo schema di decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione.

Il testo si inserisce, nell’ambito della riforma fiscale e interviene in modo organico al fine di assicurare al sistema maggiore efficacia, imparzialità ed efficienza, in un appropriato bilanciamento con i diritti dei contribuenti.

Si analizzano di seguito le principali novità previste dallo schema di provvedimento, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

    

Rataizzazione ordinaria

Si prevede la progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali dalle attuali 72 a 120. In caso di comprovato peggioramento della situazione economica del debitore, il periodo può essere prorogato di una sola volta per un periodo di pari durata.

Pianificazione delle attività 

Si prevede per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione una pianificazione annuale volta ad assicurare la salvaguardia dei crediti tributari affidati dai vari Enti mediante il tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento e degli atti interruttivi della prescrizione e la conseguente tempestiva gestione delle attività di recupero.

Definizione delle contestazioni

L’agente può definire la contestazione in via agevolata, pagando una somma pari ad 1/8 dell’importo del credito affidato oltre interessi (di 1/3 in caso di mancata definizione agevolata o in assenza di ricorso alla Corte dei conti). La responsabilità amministrativa e contabile dell’agente della riscossione è limitata ai casi di dolo, nonché ai casi di colpa grave nelle ipotesi di decadenza o prescrizione del diritto di credito.

Inoltre, si prevede la costituzione di un’apposita Commissione, per individuare possibili soluzioni legislative, per i discarichi dei ruoli affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 2000 al 2024.

Semplificazioni amministrative

Si estendono le ipotesi di concentrazione della riscossione nell’accertamento e si semplificano le procedure amministrative e gli adempimenti connessi all’erogazione dei rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle Entrate in presenza di debiti iscritti a ruolo a carico dei beneficiari.

La riforma della riscossione

Discarico automatico dei ruoli                                                 

Il Decreto introduce, a decorrere dal 2025, l’istituto del discarico automatico dei ruoli affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione decorsi 5 anni dal loro affidamento, ad eccezione di quelli i cui crediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del codice della crisi d’impresa.
Il discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito. L’Ente creditore, infatti, può provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto o, in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, riaffidarlo all'Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Si introduce una specifica disciplina per le cosiddette “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e per le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, non soggette al discarico automatico e alla reiscrizione a ruolo.

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