Riforma dello Statuto dei diritti del contribuente

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2024 il DLgs. n. 219/2023, attuativo della riforma dello Statuto dei diritti del contribuente.

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2024, il Decreto legislativo 30 dicembre 2023 n. 219, contenente modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente, in attuazione dell'articolo 4 della Legge delega di riforma fiscale.

Il decreto entra in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, quindi dal 18 gennaio 2024.

In considerazione dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti e dalla Conferenza unificata, sono state apportate alcune modifiche al testo approvato in esame preliminare.

Nella nota di aggiornamento allegata si analizzano nel dettaglio tutte le modifiche apportate allo Statuto, con particolare riferimento:

  • alla vocazione delle disposizioni dello Statuto del contribuente quali norme di diretta attuazione dei principi costituzionali, di quelli dell’ordinamento dell’Unione Europea e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo;
  • alla tutela del contraddittorio con il contribuente e all’obbligo di una motivazione rafforzata;
  • alle nuove ipotesi di nullità, annullamento e irregolarità degli atti emessi dall’Amministrazione finanziaria.

 
Il Decreto introduce, inoltre, l’autotutela obbligatoria e facoltativa, operando una distinzione a seconda della manifesta o meno illegittimità dell’atto o dell’imposizione, con contestuale obbligo o facoltà dell’Amministrazione finanziaria di adottare il provvedimento di annullamento totale o parziale dell’atto o della rinuncia all’imposizione.

Nel più ampio principio di certezza del diritto, sono da ricomprendere anche le nuove disposizioni relative al supporto all’attività dei contribuenti mediante i documenti di prassi (circolari, consulenze giuridiche e interpelli), ai quali si aggiunge una nuova consultazione semplificata, riservata alle persone fisiche e ai contribuenti di minore dimensione, che potranno consultare una apposita banca dati prima di presentare l’interpello.

La banca dati potrà fornire una risposta (se la questione risulta già esaminata) oppure invitare a presentare l’interpello; la risposta vale come legittimo affidamento, escludendo sanzioni e interessi per il contribuente che si adegua.

Per l'analisi puntuale della normativa si rinvia alla sezione del sito dedicata alla riforma fiscale.

 

Contatti

Ulteriori informazioni e chiarimenti possono essere richiesti agli esperti del Settore Fisco e Diritto d'Impresa, tel. 0258370.267/308, fax 0258370334 e mail: fisc@assolombarda.it. Sede di Pavia, telefono 0382-37521, e-mail pavia@assolombarda.it

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