Per accedere al credito d'imposta transizione 5.0 occorre inviare al GSE, attraverso un'apposita piattaforma, una serie di comunicazioni e certificazioni (vd. tabella). 

Comunicazione iniziale e certificazione ex ante                                

La comunicazione iniziale contiene la descrizione del progetto di investimento (con il relativo costo) e serve per "prenotare" il credito d'imposta. Deve essere inviata unitamente alla certificazione ex ante che attesta la riduzione dei consumi energetici ottenibile dai beni 4.0.

Comunicazioni periodiche                                        

Le comunicazioni periodiche servono ad aggiornare il GSE sullo stato stato di avanzamento dell'investimento e sono finalizzate a segnalare eventuali variazioni del credito d'imposta precedentemente "prenotato" (l'importo può variare solo in diminuzione)

Comunicazione finale e certificazione ex post                                                                                                                                                                                                                                             

La comunicazione finale serve per confermare il completamento dell'investimento e deve essere inviata unitamente alla certificazione ex post che attesta l'effettiva realizzazione degli investimenti in conformità con quanto previsto nella certificazione ex ante.

Comunicazioni e certificazioni da trasmettere al GSE


Le certificazioni sono rilasciate da valutatori indipendenti che saranno individuati dal Decreto attuativo del Mimit. Tra i soggetti abilitati sono in ogni caso ricompresi gli Esperti in Gestione dell'Energia (EGE) e le Energy Service Company (ESCo).
I costi della certificazione sono riconosciuti in aumento del credito d’imposta – solo per le piccole e medie imprese – nel limite di 10.000 euro.

Sono previsti, inoltre, i seguenti adempimenti:

  • l'attestazione di avvenuta interconnessione, nonché di congruità e pertinenza dei costi sostenuti;
  • l'indicazione della norma agevolativa (art. 38 del DL n. 19/2024) nelle fatture, nei documenti di trasporto e negli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati;
  • la certificazione contabile dei costi rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. I costi di tale certificazione sono riconosciuti in aumento del credito d’imposta – solo per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti – per un importo non superiore a 5.000 euro.
Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica
[Thomas Edison]
Risparmio

Se stai leggendo questa frase significa che non stai navigando da qualche minuto e questa modalità di risparmio energetico ti permette di consumare meno quando sei inattivo.

Alle volte per fare bene basta un piccolo gesto: perché anche il poco, giorno dopo giorno, diventerà molto.

Fare impresa sostenibile è il nostro impegno di responsabilità:
significa creare valore per le generazioni future, per gli stakeholder e per l’ambiente.

Assolombarda