Nota economica (6 luglio 2012)

Analizza e commenta lo scenario economico internazionale, nazionale e milanese.

In sintesi

Il vertice UE di fine giugno si è concluso con importanti accordi politici, da concretizzare: 120 miliardi di € per la crescita, il controllo da parte della BCE dei sistemi bancari e lo scudo “salva-spread” per i Paesi più esposti alla speculazione.

In tutte le maggiori economie avanzate i tassi ufficiali di riferimento restano sui minimi storici. In particolare la BCE ha tagliato il tasso allo 0,75% (-25 punti base),

Il rallentamento in Europa è continuato nel secondo trimestre 2012, esteso anche ai Paesi più forti (inclusa la Germania). La ripresa partirà verso fine anno e sarà “lenta e graduale” e “appesantita” dalla disoccupazione. Il Pil dell’Area Euro è previsto al -0,5% nel 2012, e al +0,5% nel 2013. In Italia la caduta nel 2012 sarà maggiore (-2,2%) e il recupero nel 2013 minore (+0,1%).

Negli USA la ripresa è fragile e in chiave prospettica pesa lo spettro della obbligata stretta fiscale per riportare il disavanzo pubblico su livelli ordinari. Lo sviluppo del PIL americano sarà di circa il 2% sia quest’anno sia il prossimo. Gli emergenti risentono del rallentamento del commercio mondiale; la flessione è forte in Cina dove la crescita dovrebbe fermarsi al 7,5% nel 2012-2013 (+9,3% nel 2011).

L’euro è in discesa nei confronti sia del dollaro (1,2377 il 6/7/12, sui minimi degli ultimi due anni) sia dello Yen (98,87 il 6/7; sui minimi da metà 2001).

Il prezzo del petrolio Brent è sceso sotto i 100 $ al barile.

L’inflazione a giugno 2012 è ferma al 2,4% nell’Area Euro e si riduce al 2,7% a Milano, mentre sale al 3,3% a livello italiano.

A maggio 2012 la disoccupazione è cresciuta all’8,2% negli USA e all’11,1% nell’Area Euro. Tra i principali paesi europei: Spagna al 24,6%, Germania al 5,6%, Francia e Italia al 10,1%. Per l’Italia il balzo è molto sostenuto rispetto a un anno fa.

Il clima di fiducia del manifatturiero a giugno è sceso nell’Area Euro al livello più basso da inizio 2010. La flessione è stata analoga in Germania (minimo da marzo 2010) e in Francia (minimo da dicembre 2009). Al contrario, l’indice è rimbalzato leggermente verso l’alto in Italia, grazie al recupero degli ordini (ma il saldo è molto negativo) e al contenimento delle scorte. Anche nell’area milanese la fiducia registra un rimbalzo positivo, con l’indice che sale a maggio per il secondo mese consecutivo, pur rimanendo su valori storicamente molto contenuti (minimi da fine 2009, escludendo il record negativo di marzo 2012). Il rialzo è legato al recupero della domanda, interna ed estera, e al ritorno delle scorte di prodotti finiti su livelli normali (dopo alcuni mesi di accumulo).

I prestiti bancari alle imprese ad aprile sono tornati a crescere su base annua (+1,3%; 0,0% a marzo) ma l’incremento è ben più contenuto rispetto a un anno fa.

A maggio 2012 le ore di CIG autorizzate nell’Area Milanese sono risultate in crescita del 62% rispetto ad aprile e l’aumento ha interessato tutte le componenti. La crescita rispetto a maggio 2011 è, invece, molto più contenuta, pari all’8%. Di fronte ai segnali mensili discontinui, per cogliere il trend di fondo è utile ricorrere al confronto del cumulato gennaio-maggio: le ore autorizzate di CIG si rivelano in linea con quelle dello stesso periodo del 2011 sia in Italia sia nell’area milanese. In maggio sono aumentate anche le ore di CIGO autorizzate per le aziende Assolombarda; l’incremento è stato comune a tutti i settori tranne il chimico-gomma. Secondo le stime INPS, il “tiraggio” (ore effettivamente utilizzate su quelle richieste) nei primi due mesi del 2012 è risultato pari al 36,4%.

Contatti

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