Nota economica (9 maggio 2012)

Analizza e commenta lo scenario economico internazionale, nazionale e milanese.

In sintesi

Secondo il Fondo Monetario Internazionale, in questo primo scorcio di 2012 le prospettive globali si sono gradualmente rafforzate e la principale battuta di arresto dovrebbe essere confinata al 2011.

La congiuntura europea sembra essere più positiva delle attese tra gennaio e marzo (sui livelli di fine 2011), ma da aprile emergono segnali negativi per il rallentamento del commercio mondiale e la crisi di domanda interna soprattutto in Spagna e Italia.

Il cambio €/$ da febbraio mostra solo modesti scostamenti intorno all’1,31 (1,3025 l’8/5/2012). € sui minimi degli ultimi 3 anni e mezzo sulla sterlina inglese (0,80645 l’8/5/12) e degli ultimi 2 mesi e mezzo sullo yen (104,01 l’8/5/2012).

I prezzi in € delle materie prime ad aprile scendono del 3% mensile, dopo i rialzi consistenti dei primi 3 mesi 2012. Per la prima volta da novembre 2011 il sub-indice riferito al petrolio greggio si contrae (-3%, ancora su livelli storicamente molto elevati). Il petrolio è tra le variabili a più alto rischio per lo scenario globale.

L’inflazione ad aprile decelera al 2,6% nell’Area Euro e al 3,1% a Milano, mentre resta al 3,3% in Italia. Sia in Italia sia a Milano l’aumento dei prezzi è principalmente imputabile all’impennata dei beni energetici.

A marzo 2012 la disoccupazione negli Stati Uniti scende all’8,2%, invece sale al 10,9% nell’Area Euro. Cresce il divario interno all’Area: la disoccupazione è al 5,6% in Germania, mentre è al 10,0% in Francia, al 9,8% in Italia e al 24,1% in Spagna.

Ad aprile 2012 l’indice del clima di fiducia del manifatturiero flette sia nel complesso dell’Area Euro sia in Germania, Francia e Italia. In linea con l’andamento europeo e italiano, il clima di fiducia del manifatturiero scende a marzo anche nell’area milanese. La riduzione è brusca (l’indice crolla sui minimi da metà 2009) ed è legata alla contrazione della domanda sia interna sia estera (che annulla il recupero del mese precedente) e al conseguente ridimensionamento delle aspettative di produzione (anch’esse sul minimo da giugno 2009). Le scorte sono ancora in accumulo sopra i livelli considerati normali.

Nei primi due mesi del 2012, il fatturato e gli ordinativi del manifatturiero presentano degli andamenti non particolarmente positivi: rispettivamente, +1% e -3,3% rispetto a gennaio-febbraio 2011. Tuttavia i risultati complessivi celano una tendenza ben più positiva sul fronte estero rispetto al nazionale.

L’export italiano nei primi due mesi del 2012 si è sviluppato del +5,9% annuo a livello mondo, con una espansione maggiore verso i paesi extra-UE (+8,5). I settori manifatturieri a maggior tasso di sviluppo risultano la farmaceutica (+21,2%), i prodotti in metallo (+16,4%) e l’alimentare (+9,8%), mentre si riduce l’export degli elettrodomestici (-5,9%, unico settore in contrazione).

A marzo 2012 i prestiti bancari ai privati crescono meno che a febbraio (+1,2% annuo vs +1,3%); rallentano soprattutto i flussi a favore delle imprese (0,0% vs +0,9%).

Dopo i picchi di febbraio e marzo, ad aprile la CIG complessiva scende notevolmente nell’area milanese (-42% mensile) e si ridimensiona nel totale italiano (-14%). La flessione è comune a tutte le componenti a livello sia italiano sia milanese (con l’eccezione della Ordinaria milanese che registra un +8%); in Italia flette soprattutto la CIG in Deroga (-23%) e a Milano la CIG Straordinaria (-56%). La CIG Ordinaria delle imprese di Assolombarda si riduce del -15%, quindi più che nell’area milanese.

Le ore autorizzate nell’intero primo quadrimestre 2012 coincidono con quelle dello stesso periodo 2011 sia per l’area milanese sia per la media italiana.

Contatti

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