Nota economica (5 settembre 2012)

Analizza e commenta lo scenario economico internazionale, nazionale e milanese.

In sintesi

In agosto gli spread dei paesi periferici europei non hanno registrato la fiammata tanto temuta, anzi si sono ridotti grazie alle dichiarazioni della BCE a sostegno dell’euro. Alta è ora l’attesa per una serie di appuntamenti di settembre, tra i quali la riunione del Direttivo BCE e la pronuncia della Corte costituzionale tedesca sul fondo salva-stati.

I mercati scontano già l’approvazione nella prossima settimana di un nuovo pacchetto di misure non convenzionali di stimolo monetario della Fed americana.

Nel secondo trimestre 2012 il Pil è sceso del -0,2% nell’Area Euro (Germania + 0,3%, Francia +0,0%, Italia -0,7%), mentre è cresciuto del +0,4% negli USA (ma il recupero appare fragile). In Cina lo sviluppo è rallentato al +7,6% (dal +8,1% del primo trimestre).

Il cambio €/$ è in recupero da fine luglio (1,2089 il 24/7/12 e 1,2578 il 5/9/12), trainato dalle attese di un intervento BCE a favore dei paesi a rischio speculazione.

I prezzi delle materie prime agricole e energetiche si sono surriscaldati durante i mesi estivi. Il prezzo del petrolio Brent è oggi sopra i 115$ al barile.

Il rialzo delle materie prime energetiche ha guidato l’aumento dell’inflazione ad agosto: +2,6% nell’Area Euro, +3,2% in Italia e +2,7% a Milano.

A luglio il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all’11,3% nell’Area Euro, mentre negli USA è cresciuto all’8,3%. A livello di principali paesi europei, la disoccupazione è ferma al 5,5% in Germania e al 10,7% in Italia, mentre è ancora in salita in Francia (10,3%) e in Spagna (25,1%).

La congiuntura europea è rimasta debole anche nei mesi estivi: l’indice del clima di fiducia del manifatturiero europeo ad agosto si è stabilizzato sui livelli di luglio, interrompendo il trend di caduta cominciato a marzo 2011 ma restando sui minimi da inizio 2010. Nel dettaglio, il clima è stabile in Germania e Italia, mentre è in flessione in Francia e in Spagna.
Nell’area milanese, a giugno la fiducia del manifatturiero è scesa sui livelli di marzo 2012, annullando il recupero messo a segno tra aprile e maggio e tornando sui valori più bassi degli ultimi 3 anni. La contrazione dell’indice è interamente spiegata dalla riduzione degli ordini interni ed esteri, mentre le scorte di prodotti finiti sono invariate sui livelli considerati normali e le previsioni di produzione mostrano un lieve aumento, pur conservando un saldo negativo.

A giugno 2012 la produzione industriale italiana è crollata del -1,4% rispetto a maggio e per luglio Confindustria stima una nuova contrazione del -0,4%, con l’indice che toccherebbe il valore minimo da settembre 2009.

A luglio 2012 le ore di CIG autorizzate nell’Area Milanese sono risultate in crescita del +20% a livello mensile (rispetto a giugno 2012); l’aumento è limitato alla sola componente Ordinaria (+133%), mentre la CIG Straordinaria e quella in Deroga sono rimaste sostanzialmente invariate (rispettivamente +4% e - 4%). L’andamento complessivo è stato molto simile a livello italiano (+21%), dove tuttavia l’incremento è risultato più omogeneo tra le tre componenti: +12% l’Ordinaria, +20% la Straordinaria, +35% la Deroga. Il confronto annuale, ossia con luglio 2011, evidenzia un calo complessivo del -10% per l’area milanese e un incremento del 44% a livello italiano. Per quanto riguarda le sole aziende associate ad Assolombarda, le ore di CIGO autorizzate sono cresciute del 57% su base mensile e del 62% su base annuale. Infine, secondo le stime INPS, il “tiraggio” (ore effettivamente utilizzate su quelle richieste) nei primi quattro mesi del 2012 è risultato pari al 41%.

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