Nota congiunturale (26 settembre 2012)

Analizza e commenta lo scenario economico internazionale, nazionale e milanese.

In sintesi

Lo spread tra i BTP italiani a 10anni e i Bund tedeschi è sceso settimana scorsa sotto i 340 punti base, grazie al nuovo piano antispread della BCE e alla pronuncia della Corte Costituzionale tedesca. Nuovi timori su Spagna e Grecia nell’ultima settimana hanno riacceso il differenziale che è risalito fino a 375 punti.

Secondo l’OCSE il Pil dei paesi del G7 nell'insieme crescerà l'1,4% nel 2012, in linea con il 2011. Sono state riviste al ribasso le previsioni per Germania, Francia, Regno Unito, USA e Italia, che si conferma il “fanalino di coda” con un -2,4% atteso.

Il cambio $/€ ha continuato a crescere fino a settimana scorsa (1,3002 il 19/09/2012) per poi calare leggermente negli ultimi giorni (1,2845 il 26/09/12).

Dopo la discesa tra aprile e giugno, i prezzi delle materie prime sono tornati a salire a luglio (+7,5% mensile) e ad agosto (+6,9%).

L’inflazione ad agosto è salita al 2,6% nell’Area Euro, al 3,2% in Italia e al 2,7% a Milano; in tutte e tre le aree gli aumenti sono trainati dal rialzo dei prezzi dei carburanti.

A luglio la disoccupazione è rimasta stabile all’11,3% nell’Area Euro, mentre negli USA è cresciuto all’8,3%. A livello di principali paesi europei, è ferma in Germania (5,5%) e in Italia (10,7%), ed è in salita in Francia (10,3%) e in Spagna (25,1%).

Nell’Area Euro l’indice del clima di fiducia del manifatturiero ad agosto si è stabilizzato sui livelli di luglio, interrompendo il trend di caduta cominciato a marzo 2011 ma restando sui minimi da inizio 2010. Nel dettaglio, il clima è stabile in Germania e Italia, ed è invece in flessione in Francia e in Spagna. Nell’area milanese, la fiducia del manifatturiero è scesa significativamente a luglio mentre, secondo prime stime provvisorie, è rimbalzata verso l’alto ad agosto (ma il rialzo va interpretato con estrema cautela). L’aumento del clima in agosto è dato da un recupero degli ordini e, soprattutto, delle aspettative di produzione, mentre le scorte di prodotti finiti sono ancora invariate sui livelli considerati normali.

La produzione industriale in Italia è scesa del -1,3% a luglio (undicesimo calo consecutivo) e del -0,2% a giugno. L’indice ha perso gran parte del terreno recuperato nella ripresa e rivela un modesto +3,1% sul punto di minimo della recessione.

Il Pil italiano si è ridotto del -0,8% nel secondo trimestre 2012; a livello di componenti, hanno segnato un -0,7% i consumi, un -2,3% gli investimenti, un -0,4% le importazioni e un +0,2% le esportazioni. Il Pil acquisito per il 2012 (ossia nell’ipotesi di crescita nulla nei restanti trimestri dell’anno) è pari al -2,1%.

Il Centro Studi Confindustria ha confermato al -2,4% la previsione del Pil per il 2012 e ha rivisto all’ingiù a -0,6% quella per il 2013. Secondo il CSC, “la recessione si prolunga e la ripresa è ritardata alla prossima primavera”.

Le performance del manifatturiero sui mercati esteri continuano a mostrare uno spaccato più positivo: tra gennaio e luglio 2012 l’export in valore è aumentato del +4,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. I settori a più forte crescita sono stati il petrolifero, la farmaceutica, i prodotti in metallo, l’alimentare e la meccanica.

A luglio 2012 le ore di CIG autorizzate nell’Area Milanese sono state in crescita del +20% a livello mensile; l’aumento è limitato alla sola componente Ordinaria (+133%), mentre la CIG Straordinaria e quella in Deroga sono rimaste sostanzialmente invariate (+4% e - 4%). L’andamento complessivo è simile a livello italiano (+21%), dove tuttavia l’incremento è più omogeneo tra le componenti: +12% l’Ordinaria, +20% la Straordinaria, +35% la Deroga. Il confronto con luglio 2011 evidenzia un calo complessivo del -10% per l’area milanese e un incremento del 44% a livello italiano. Per quanto riguarda le sole aziende associate ad Assolombarda, le ore di CIGO autorizzate sono cresciute del 57% su base mensile e del 62% su base annuale. Infine, secondo le stime INPS, il “tiraggio” (ore effettivamente utilizzate su quelle richieste) nei primi quattro mesi del 2012 è risultato pari al 41%.

Contatti

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