Dati INAIL sui contagi da Covid-19 sul lavoro

I contagi sul lavoro da Covid-19 sono quasi 50.000 a livello nazionale.

INAIL ha pubblicato i dati sui contagi sul lavoro a livello nazionale, che confermano l'importanza di rispettare le norme di prevenzione a tutela della salute dei lavoratori: il protocollo condiviso anti-Covid è richiamato dai DPCM e dalle ordinanze in vigore come elemento essenziale per la prosecuzione delle attività produttive (leggi la news di riferimento).

Dati nazionali

Al 30 giugno sono stati denunciati 49.986 casi di COVID-19 in ambito lavorativo (965 casi in più, rispetto al monitoraggio del 15 giugno), con queste specificità:

  • per il 71,6% le contagiate sono donne, il 28,4% uomini;
  • l’età media è di 47 anni;
  • il 43,8% del totale delle denunce riguarda la classe 50-64 anni. Seguono le fasce 35-49 anni (36,8%), 18-34 anni (17,3%) e over 64 anni (2,1%);
  • gli stranieri sono il 15,8% e gli italiani sono l’84,2% (sette su 10 sono donne);
  • l’analisi territoriale evidenzia una distribuzione delle denunce del 56,2% nel NordOvest (Lombardia 36,1%), del 24,2% nel Nord-Est (Emilia Romagna 10,3%), del 11,8% al Centro (Toscana 5,6%), del 5,7% al Sud (Puglia 2,5%) e del 2,1% nelle Isole (Sicilia 1,2%);
  • quasi tutte le denunce riguardano la gestione assicurativa dell’Industria e servizi (circa il 99%);
  • l’analisi per professione dell’infortunato evidenzia la categoria dei tecnici della salute come quella più coinvolta da contagi, con il 40,6% delle denunce (più di tre casi su quattro sono donne), oltre l’83% delle quali relative a infermieri.

Denunce di infortunio con esito mortale

Il monitoraggio alla data del 30 giugno 2020 registra 252 denunce di infortunio con esito mortale a seguito di Covid-19: per l’82,5% i decessi hanno interessato gli uomini, il 17,5% sono donne.
L’età media dei deceduti è 59 anni (57 per le donne, 59 per gli uomini).

Il 92,5% dei decessi riguarda Industria e servizi: rispetto alle attività produttive, il settore della sanità e assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari,
residenze per anziani e disabili ecc.) registra il 26,1% dei decessi, seguito dalle attività manifatturiere (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) con il 12,4%.

Focus sulla Lombardia

INAIL mette a disposizione anche schede specifiche per la Lombardia: le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono state 18.032 (113 i casi mortali). Milano, Brescia e Bergamo i territori più colpiti.

INAIL sintetizza i dati in una tabella.

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