Anticipazione - CSDDD: gli obblighi di due diligence e le modifiche dell'Omnibus

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Sommario

Che cos'è la CSDDD

La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) richiederà alle imprese di svolgere attività atte a prevenire, mitigare o ridurre al minimo gli impatti sui diritti umani e sull'ambiente che potrebbero generarsi nelle attività che svolgono e nelle catene del valore a cui partecipano. Ciò avrà impatti sulle politiche e strategie aziendali, sulle operazioni e sulle qualifiche di fornitura.

Inoltre, le aziende dovranno attuare piani di transizione per ridurre le proprie emissioni climalteranti, affinché il loro modello di business e la loro strategia siano compatibili con la transizione verso un'economia sostenibile e con il contenimento del riscaldamento globale entro i 1,5 °C, in linea con quanto già previsto dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

La Direttiva è entrata ufficialmente in vigore il 25 luglio 2024: gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepirla negli ordinamenti nazionali. Qui il testo.

Il processo di due diligence dovrà seguire le seguenti fasi:

  1. Integrazione della due diligence nelle politiche e nei sistemi di gestione;
  2. Identificazione e valutazione degli impatti negativi attuali e potenziali sui diritti umani e sull'ambiente;
  3. Prevenzione e mitigazione dei potenziali impatti negativi ed eliminazione (o riduzione al minimo dell'entità) degli impatti negativi effettivi;
  4. Istituzione e mantenimento di un meccanismo di notifica e di una procedura di reclamo;
  5. Monitoraggio dell'efficacia della propria politica e delle misure di due diligence ogni 12 mesi; 
  6. Comunicazione delle proprie attività di due diligence pubblicando sul sito web una dichiarazione annuale.

Entro il 31 marzo 2027, la Commissione adotterà degli atti delegati relativi al contenuto e ai criteri per la rendicontazione.

Le attività di dovuta diligenza dovranno essere svolte nelle:

  • attività a monte, tra cui la progettazione, l'estrazione, l'approvvigionamento, la fabbricazione, il trasporto, lo stoccaggio e la fornitura di materie prime, prodotti o parti di prodotti e lo sviluppo del prodotto o del servizio;
  • attività proprie, svolte direttamente dalla società o dalle società di un gruppo consolidato;
  • attività a valle, tra cui la distribuzione, il trasporto e lo stoccaggio del prodotto (solo nei rapporti commerciali diretti).

La direttiva richiede alle grandi aziende obbligate di fornire un sostegno alle PMI che sono loro partner commerciali, nel riuscire a garantire la conformità agli obblighi. Lo dovranno fare fornendo o consentendo l'accesso alla formazione ed al miglioramento dei sistemi di gestione e fornendo un sostegno finanziario mirato e proporzionato (es. finanziamenti diretti, prestiti a basso tasso d'interesse, garanzie di approvvigionamento continuo o assistenza nell'ottenere finanziamenti).

L'ambito e i tempi di applicazione

I soggetti che rientreranno nell'ambito della direttiva saranno le aziende europee ed extra-UE con queste caratteristiche:

Gruppo 1: Aziende “di grandi dimensioni”

Aziende che hanno:

  • > 1.000 dipendenti
  • fatturato mondiale netto > 450 milioni di euro

Gruppo 2: Aziende capogruppo di gruppi “di grandi dimensioni”

Aziende che singolarmente non rientrano nelle soglie previste per il Gruppo 1, ma che sono la società madre di un gruppo che ha raggiunto la soglia finanziaria indicata per il Gruppo 1 su base consolidata nell'ultimo anno finanziario.

Gruppo 3: Aziende che hanno stipulato accordi di franchising/licenza

Aziende che hanno stipulato o sono società madre ultima di un gruppo che ha concluso accordi di franchising o di licenza nell'UE in cambio di royalties con società terze indipendenti e:

  • le royalties sono > 22,5 milioni di euro 
  • il fatturato netto risulta > 80 milioni di euro

Le soglie indicate devono essere raggiunte dall'impresa per due esercizi finanziari consecutivi.  

La CSDDD sarà applicata con un approccio graduale in base alla dimensione:

  • Dal 26 luglio 2027 (dall'esercizio che parte il 1o gennaio 2028 o successivamente) le aziende UE che hanno avuto > 5.000 dipendenti e generato un fatturato netto a livello mondiale > 1.500.000.000 EUR nell’ultimo esercizio precedente, e quelle extra UE che hanno generato un fatturato netto > 1.500.000.000 EUR;

  • Dal 26 luglio 2028 (dall'esercizio che parte il 1o gennaio 2029 o successivamente) le aziende UE che hanno avuto > 3.000 dipendenti e generato un fatturato netto a livello mondiale > 900.000.000 EUR nell’ultimo esercizio precedente, e quelle extra UE che hanno generato un fatturato netto > 900.000.000 EUR;

  • Dal 26 luglio 2029 (dall'esercizio che parte il 1o gennaio 2030 o successivamente) tutte le altre società in scope.

Le sanzioni e le attività di vigilanza

Le norme saranno applicate attraverso:

  • Supervisione amministrativa: ogni Paese dell’UE istituirà un’autorità di vigilanza per verificare che le imprese rispettino gli obblighi. Potranno avviare ispezioni e indagini e imporre sanzioni alle aziende inadempienti fino al 5% del fatturato mondiale netto nell'esercizio finanziario precedente la decisione di ammenda. Le autorità nazionali saranno coordinate a livello comunitario da una Rete europea delle autorità di vigilanza.
  • Responsabilità civile: le persone colpite da un danno subito a causa di una violazione dei diritti umani o degli standard ambientali, così come i sindacati e le organizzazioni della società civile, potranno intentare un’azione legale entro cinque anni.

Cosa prevede il Pacchetto Omnibus I?

Il 26 febbraio 2025 la Commissione Europea ha presentato il primo Pacchetto Omnibus per semplificare alcune normative dell’UE, tra cui la CSDDD.

Il primo intervento previsto dall’Omnibus I, c.d. “Stop the clock” è già stato approvato da Parlamento e Consiglio dell'UE ed entrato in vigore il 17 aprile 2025 con la Direttiva (UE) 2025/794, che dovrà ora essere recepita dagli Stati membri entro il 31 dicembre 2025, modificando di conseguenza i decreti nazionali esistenti.

Prevede ora l'entrata in vigore degli obblighi in due scaglioni:

  • Dal 26 luglio 2028 (dall'esercizio che parte il 1o gennaio 2029 o successivamente) le aziende UE che hanno avuto > 3.000 dipendenti e generato un fatturato netto a livello mondiale > 900.000.000 EUR nell’ultimo esercizio precedente, e quelle extra UE che hanno generato un fatturato netto > 900.000.000 EUR;

  • Dal 26 luglio 2029 (dall'esercizio che parte il 1o gennaio 2030 o successivamente) tutte le altre società in scope.

È stato prorogato di un anno anche il termine di recepimento della direttiva da parte degli Stati membri (ora entro il 26 luglio 2027).

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Contatti

Le aziende possono contattare Maria Pasetto - Area Credito e Finanza - email per maggiori informazioni su questa notizia, l’Area Credito e Finanza, email fin@assolombarda.it, tel. 02.58370704 o richiedere online un appuntamento per: un confronto sugli incentivi disponibili; un’assistenza nella stima delle esigenze di liquidità, nella costruzione di business plan e nel dialogo con i finanziatori; un approfondimento sul supporto personalizzato di Assolombarda Servizi, che integra i servizi di Assolombarda con una consulenza specializzata.

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