Investimenti al Sud Zone economiche speciali e Zone franche

Zone economiche speciali (ZES)

La disciplina delle Zone Economiche Speciali è stata introdotta dal DL n. 91/2017 (art. 4), con la finalità di favorire lo sviluppo delle imprese operanti nel Mezzogiorno, nonché l'insediamento di nuove imprese, mediante il riconoscimento di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative.

A partire dal 1° gennaio 2024, il DL n. 124/2023 (art. 16) ha riformato la disciplina delle ZES e istituito la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, cosiddetta “ZES unica”, introducendo una nuova agevolazione (vd. "Credito d'imposta investimenti ZES unica").

Di seguito viene descritta la disciplina agevolativa delle ZES contenuta nel DL n. 91/2017 e applicabile fino al 31 dicembre 2023.

Definizione di ZES 

Nella disciplina delle ZES, in vigore fino al 31 dicembre 2023, per Zona Economica Speciale si intendeva “una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale e che comprende almeno un’area portuale con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315 dell’11 dicembre 2013 ” (DL 91/2017, art. 4, c. 2).

Le ZES potevano essere istituite soltanto:

  • nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
  • così come ammesse alle deroghe previste dall’art. 107, par. 3, lettere a) e c) del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Benefici fiscali

Le imprese che, entro il 31 dicembre 2023, hanno intrapreso una nuova iniziativa economica nelle Zone economiche speciali possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:

  • riduzione del 50% dell'imposta sul reddito derivante dallo svolgimento dell'attività nella Zes, a decorrere dal periodo d'imposta nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i 6 periodi d'imposta successivi. Ai fini del riconoscimento dell'agevolazione, le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle ZES per almeno dieci anni e conservare i posti di lavoro creati nell'ambito dell'attività avviata nella ZES per almeno dieci anni. L'agevolazione è riconosciuta nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis;
  • fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (L. 208/2015) con regole più vantaggiose. In questo caso, infatti, il limite massimo per ciascun progetto d’investimento, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa, è di 100 milioni di euro. Inoltre è possibile agevolare l'acquisto di terreni e l'acquisizione, la realizzazione ovvero l'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

Le stesse agevolazioni sono disposte per le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) per le aree portuali delle regioni più sviluppate.