Aiuti di Stato: pubblicata la nuova disciplina CEEAG

È in vigore dal 1 gennaio la nuova Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia (CEEAG).

La nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia ("disciplina CEEAG"), rivede la precedente disciplina EEAG – Energy and Environmental Aid Guidelines, e comprende importanti adeguamenti per allineare le norme nei settori dell'energia e dell'ambiente alle priorità strategiche stabilite nel Green Deal europeo, ed alle proposte del Pacchetto “Fit For 55”.
La nuova disciplina, è entrata in vigore il primo gennaio 2022, conferma gli obblighi di notifica e preventiva approvazione da parte della Commissione, ma mira ad estendere le categorie di investimenti e tecnologie che gli Stati membri possono sostenere. È stata prevista una nuova sezione per agevolare la valutazione delle misure che sostengono la decarbonizzazione in diversi settori, anche attraverso investimenti nelle energie rinnovabili, nell'efficienza energetica e nella decarbonizzazione industriale.
La disciplina introduce inoltre alcune modifiche alle attuali norme sugli sgravi per le imprese a forte consumo di energia, sui prelievi sull'energia elettrica per evitare delocalizzazioni dei processi produttivi verso paesi con condizioni meno restrittive; prevede inoltre un restringimento dei settori potenzialmente ammissibili.
Prevede inoltre aiuti per la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico e sulla sicurezza delle infrastrutture energetiche, cercando di prevenire gli effetti negativi sulla concorrenza e sul commercio. In particolare, prevede l’apertura del meccanismo del capacity market a tutte le fonti di generazione (compresi accumuli e aggregazioni di piccoli produttori) prevedendo la remunerazione della capacità al posto della remunerazione della produzione.
Lato infrastrutture gas, la disciplina di aiuti di stato apre la possibilità agli investimenti verso il vettore idrogeno o altri green gases.
In ottica di transizione energetica, la disciplina prevede aiuti per la chiusura anticipata delle centrali elettriche che utilizzano carbone, torba o scisti bituminosi e delle relative attività minerarie, in coerenza con gli obiettivi di phase-out dal carbone.
La disciplina prevede infine aiuti a sostegno della mobilità sostenibile e per lo sviluppo delle relative infrastrutture di ricarica o di rifornimento, come anche aiuti a sostegno dell’efficientamento delle prestazioni energetiche degli edifici.
La disciplina prevede che gli Stati membri dovranno adeguare i quadri nazionali di riferimento ai nuovi indirizzi entro il 2024.

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