Nota congiunturale (27 febbraio 2013)
Analizza e commenta lo scenario economico internazionale, nazionale e milanese.
In sintesi
L’economia europea ha chiuso il 2012 in rallentamento: -0,6% il PIL in Germania nel IV trimestre, -0,3% in Francia e -0,9% in Italia. Nel totale 2012 il PIL è cresciuto del +0,7% in Germania, ha avuto variazione nulla in Francia, è sceso del -2,2% in Italia e del -0,5% nell’Area Euro, mentre negli USA è salito del +2,2% (pur rallentando in chiusura d’anno). Le indagini sulle aspettative delle imprese segnalano a inizio 2013 un miglioramento negli USA, in Cina e in Germania.
In febbraio il tasso di cambio euro-dollaro ha mostrato un progressivo deprezzamento, scendendo dall’1,3644 del 1/2/2013 all’1,3103 di oggi, 27/2/2013.
I prezzi delle materie prime sono aumentati del +0,6% in gennaio secondo l’indice Confindustria e dell’1% secondo Prometeia. Il Brent è stabile di poco sotto i 115$ al barile negli ultimi giorni (114,11 il 26/2/2013).
L’inflazione a gennaio scende al 2,0% nell’Area Euro (dal 2,2% a dicembre 2012) e al 2,2% in Italia (dal 2,3%), mentre si conferma al 2,0% a Milano.
La disoccupazione a dicembre 2012 è stabile all’11,7% nell’Area Euro, ferma al 5,3% in Germania e all’11,2% in Italia, cresce al 10,6% in Francia e scende al 26,1% in Spagna. Negli USA si conferma al 7,8%.
Nell’Area Euro l’indice del clima di fiducia del manifatturiero cresce anche a febbraio, consolidando il trend di lento ma costante recupero iniziato a novembre 2012; la risalita dell’indice è il riflesso del netto miglioramento delle aspettative di produzione e del progressivo aumento degli ordini, mentre le scorte rimangono sopra i livelli considerati normali. Nel dettaglio, il clima cresce ancora in Germania, e torna a salire in Italia, Francia e Spagna dopo la frenata di gennaio. In linea con il dato europeo, nell’area milanese la fiducia del manifatturiero sale a gennaio per il terzo mese consecutivo, grazie al forte balzo delle previsioni di produzione e al recupero degli ordini, mentre le scorte superano di poco i livelli normali.
Secondo il sondaggio di Assolombarda sui budget 2013, 4 imprese su 10 prevedono un fatturato in crescita nel 2013 e altrettante lo prevedono stazionario. Per oltre la metà delle imprese i costi operativi saranno in linea con il 2012; ne conseguono un margine operativo lordo e un reddito netto stazionari o in crescita per circa i 2/3 dei rispondenti. Il 20% delle imprese intende attivare nuovi investimenti e il patrimonio netto verrà incrementato nel 34%. Con riferimento alle condizioni di accesso al credito, il 59% delle imprese le reputa invariate o più favorevoli rispetto a un anno fa, mentre sono giudicate meno favorevoli dal 39%.
Le esportazioni del manifatturiero nel 2012 in valore sono cresciute del +3,6% sul 2011 (+6,4% rispetto al picco del 2008). Tutti i settori manifatturieri sono sostanzialmente tornati su livelli in linea con il record del 2008, ad eccezione degli apparecchi elettrici (-8,7% sul 2008) e dell’automotive (-8,3%). Queste performance sono il frutto di una sempre maggiore capacità di stare sui mercati extra europei.
Secondo l’Istat nel 2012 la produzione industriale è scesa del -6,2% (-19,2% rispetto al 2008). Il fatturato del manifatturiero si è contratto del -4,3% rispetto al 2011 (-9,8% rispetto al 2008), con tutti i settori che hanno ricavi 2012 inferiori al 2011 tranne alimentare (+1%) e prodotti petroliferi (+5,7%).
Dopo il fisiologico rallentamento di fine 2012, in gennaio la richiesta di Cassa Integrazione Guadagni è tornata a crescere sia nell'area milanese sia in Italia. L'unica eccezione è data dalle ore di CIG in deroga che diminuiscono, soprattutto a livello italiano, rispetto a quelle autorizzate a dicembre 2012. La richiesta di ore di CIGO è aumentata anche per le imprese associate ad Assolombarda (+31%), ma la crescita è minore rispetto a quella dell'area milanese (+59%): per effetto di questa dinamica più contenuta il peso delle ore di CIGO autorizzate per le imprese Assolombarda sul totale dell'area milanese è sceso dal 22% al 18%.
Contatti
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'Area Centro Studi, tel. 0258370.409, e-mail stud@assolombarda.it.
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