Sodalitas day - Il futuro dell’impresa è nella sostenibilità

Fondazione Sodalitas ha presentato a Milano i risultati della ricerca 'Le prospettive della Responsabilità Sociale in Italia' durante il convegno organizzato in occasione dei suoi primi 15 anni di attività

Fondazione Sodalitas ha presentato a Milano i risultati della ricerca “Le prospettive della Responsabilità Sociale in Italia” durante il convegno organizzato in occasione dei suoi primi 15 anni di attività

Milano, 26 aprile 2010 – Fondazione Sodalitas ha presentato a Milano i risultati della ricerca “Le prospettive della Responsabilità Sociale in Italia” durante il convegno “L’impegno delle imprese per un futuro sostenibile” organizzato in occasione dei suoi primi 15 anni di attività.

La ricerca è la prima indagine realizzata nel nostro Paese intervistando 46 leader (Presidenti o Amministratori Delegati) di imprese che hanno intrapreso per prime il cammino della sostenibilità. Si tratta di imprese nazionali e multinazionali, attive nei più diversi settori di mercato, per lo più di grandi dimensioni ma con una rappresentanza qualificata di PMI eccellenti.

Ecco, in sintesi, i trend emersi della ricerca:

SOSTENIBILITÀ, IL NUOVO PARADIGMA - La Sostenibilità diventerà sempre di più una scelta obbligata, l’unico modo per sopravvivere sul mercato ed essere competitivi. La filantropia cederà il posto alla Sostenibilità come “nuovo paradigma” per fare impresa destinato a permeare e ridisegnare l’intero processo di business.
LA CRISI COME ACCELERATORE – La crisi economica non solo non ha posto un freno alla Sostenibilità ma anzi agirà come fattore di accelerazione del processo. La Sostenibilità sarà un fattore competitivo che aiuterà le imprese ad uscire prima e meglio alla crisi per ricostruire su basi nuove il proprio modello competitivo.
L’IMPATTO ECONOMICO – La Sostenibilità sarà redditizia e produrrà valore economico. Per alcuni nel medio e lungo periodo, per altri addirittura nel breve. Nonostante i ritorni, tutte le imprese sono comunque concordi nel definirla una priorità etica inderogabile ben prima che una necessità economica.
IL RITARDO ITALIANO – Gli intervistati concordano sul permanere di un ritardo italiano dovuto principalmente agli ostacoli culturali di una visione manageriale spesso schiacciata sui risultati a breve termine.
IL RUOLO DELLE PMI – Dalla ricerca è emerso che in Italia si sta consolidando un gruppo di PMI particolarmente virtuoso, il quale sta ridisegnando i propri prodotti in chiave sostenibile. In futuro, queste imprese saranno sempre più orientate a costruire il loro modello di business su un naturale rapporto con il territorio e la comunità.
GLI ASSET EMERGENTI – La Sostenibilità riguarderà in modo prioritario due grandi temi: Ambiente e Lavoro. La responsabilità ambientale si orienterà principalmente verso risparmio energetico, fonti rinnovabili, riduzione degli sprechi, ricerca di prodotti a basso impatto ambientale, confezioni ridotte ed ecologiche. La responsabilità verso i dipendenti sarà indirizzata soprattutto a garanzia di salute e sicurezza sul posto di lavoro, sviluppo dell’occupabilità e gestione responsabile nei processi di ristrutturazione, pari opportunità e diversity management, investimento nella formazione per lo sviluppo professionale.
Centrali anche le attenzioni verso il Mercato, con riferimento in particolare alla gestione sostenibile della catena di fornitura e alla trasparenza verso clienti e investitori, e verso la Comunità, con cui l’impresa sarà sempre più interessata a co-progettare risposte efficaci ai bisogni sociali abbandonando un approccio di pura filantropia.

Diana Bracco, Presidente di Fondazione Sodalitas, ha dichiarato: “In un mercato in cui i prodotti sono sempre più indifferenziati agli occhi dei consumatori, la diversità che il pubblico riconosce alle imprese capaci di trasmettere la cultura delle loro scelte sostenibili diventa un beneficio sempre più rilevante: un’impresa sostenibile e responsabile migliora la propria reputazione e accresce la propria legittimazione nel contesto in cui opera”.

“Nei prossimi anni - ha continuato Diana Bracco – concentreremo l’impegno di Fondazione Sodalitas soprattutto su quattro ambiti di attività che riteniamo prioritari: il mondo del lavoro, con un'attenzione particolare ai giovani, all’integrazione e alla diversità; l’inclusione e la coesione sociale, con un coinvolgimento più attivo delle imprese nella comunità; l’ambiente e la tutela delle generazioni future; il mercato, con la spinta verso una maggiore trasparenza nella relazione tra fornitori e clienti”.

Per il Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini “la sfida è stata vinta. L’ipotesi nata nel 1995 di creare un contesto organizzativo capace di attivare risorse a elevata professionalità per obiettivi sociali si è dimostrata una buona idea: Assolombarda e un piccolo gruppo di imprese, 15 anni fa, le diedero nome Sodalitas e la fecero camminare. Le energie che il progetto ha mobilitato hanno fatto da richiamo e catalizzatore facendo proseliti e generando un processo di avvicinamento per tante realtà imprenditoriali”.

Fondazione Sodalitas aggrega 75 imprese che producono complessivamente un giro d’affari di 370 miliardi di euro (un quarto del PIL italiano), danno lavoro a 750mila persone e investono nella Sostenibilità risorse annuali pari a 800 milioni di euro. Questi numeri fanno di Fondazione Sodalitas il punto di riferimento per le imprese del nostro mercato all’avanguardia nella Sostenibilità e l’interlocutore di riferimento per il nostro Paese dell’Unione Europea: lo ha ricordato nel suo messaggio il Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, che nell’intervento di oggi ha invitato Fondazione Sodalitas a partecipare alla prossima conferenza degli stakeholders europei sulla CSR.

I risultati della ricerca “Le prospettive della Responsabilità Sociale in Italia” sono stati discussi durante il convegno da un panel autorevole di leader d’impresa (Elio Catania, ATM; Giorgina Gallo, L’Oreal Italia; Pietro Guindani, Vodafone Italia; Gian Francesco Imperiali, ABB; Gerlando Lauricella, Gruppo Filo diretto), rappresentanti del sistema confindustriale e del sindacato (Alessandro Laterza, Confindustria; Fulvio Giacomassi, CISL), delle istituzioni (Stefano Zamagni, Agenzia per le Onlus) e del nonprofit (Maria Guidotti, Istituto Italiano della Donazione).

Per ulteriori informazioni:
www.sodalitas.it

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