‘No communication, no business’ questo il messaggio emerso dalla Giornata della Comunicazione d’Impresa

Al tradizionale appuntamento hanno partecipato centinaia di imprenditori e manager. La Presidente di Assolombarda Diana Bracco, concludendo i lavori, ha anche annunciato che l’Associazione degli imprenditori milanesi è sbarcata su You Tube

Al tradizionale appuntamento hanno partecipato centinaia di imprenditori e manager. La Presidente di Assolombarda Diana Bracco, concludendo i lavori, ha anche annunciato che l’Associazione degli imprenditori milanesi è sbarcata su You Tube

Milano, 13 maggio 2009 - Assolombarda, l'associazione delle imprese industriali e del terziario dell'area milanese, è sbarcata su YouTube. Sul canale dedicato www.youtube.com/assolombardavideo oggi chiunque può vedere interviste e video degli eventi principali organizzati dall’Associazione per la business community e le aziende. Il nuovo canale è uno strumento innovativo che aiuta Assolombarda a dialogare con l'opinione pubblica, ad aumentare la propria visibilità e a farsi conoscere da tutti, promuovendo il sistema produttivo milanese. I video di Assolombarda sono disponibili anche su Yahoo e nell'area video del sito www.assolombarda.it.

“Una buona strategia comunicativa è essenziale per fare business. Soprattutto oggi che dobbiamo fronteggiare gli effetti della crisi, investire in comunicazione non è un fatto accessorio rispetto al processo produttivo”, ha affermato Diana Bracco, Presidente di Assolombarda e di Expo 2015 SpA, “Lo dico con una convinzione: le nostre imprese devono battere strade nuove in tutti i campi per rispondere alle esigenze dei consumatori globali. Anche giocando d’attacco, con strategie di comunicazione coraggiose. Se Assolombarda ha lanciato un canale video su Youtube, se ha aperto un gruppo dedicato alle Giornate della Comunicazione su Facebook, non è stato solo per moltiplicare gli strumenti della comunicazione associativa a favore dei suoi pubblici tradizionali. Lo ha fatto perché questi mezzi – che in pochi anni hanno raggiunto livelli di diffusione clamorosi – ci fanno dialogare con i giovani, ci permettono di portare alle nuove generazioni digitali, sul loro terreno, con i loro strumenti, la cultura d’impresa”.

Diana Bracco, Presidente di Assolombarda e di Expo 2015 Spa

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“La crisi non durerà in eterno; anzi, dopo mesi di buio si vedono i primi segnali che indicano una via d’uscita”, ha aggiunto Diana Bracco, “noi imprenditori abbiamo la responsabilità di captare questi segnali, di renderli più robusti. Puntando su innovazione, qualità e unicità le nostre imprese possono cogliere opportunità importanti e identificare, o meglio ancora costruire, nicchie di mercato in cui muoversi senza affanno, trovando il tempo per riflettere sul modo più opportuno per svilupparsi e per crescere”. “È un messaggio di fiducia che voglio portare”, ha concluso Diana Bracco, “fiducia in un intero sistema economico che può ripartire. Fiducia nel successo dell’Expo che stiamo costruendo per il 2015. Un evento a forte valenza anticiclica che dovrà poter contare su una strategia comunicativa efficace per esprimere tutto il suo potenziale di grande progetto bandiera, di opportunità unica per rilanciare gli investimenti e dare visibilità alle nostre eccellenze, e per fare in modo che l’Expo delle Istituzioni diventi l’Expo di tutti.”

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L'obiettivo della settima edizione della Giornata della Comunicazione d'Impresa di Assolombarda, intitolata "No communication, no business - Sostenere vendite e impresa giocando in contropiede", era quello di sottolineare il ruolo chiave della comunicazione per la competitività delle imprese, evidenziando come questo fattore assuma una valenza strategica proprio nei momenti in cui le difficoltà che investono l'intero sistema economico mettono a più dura prova la capacità di fare business.

Daniele Rossi, Marco Lazzoni, Adriana Mavellia, Willi Proto e Sergio Colesanti

Nel suo intervento Adriana Mavellia, Presidente Gruppo Servizi per la Comunicazione d’Impresa di Assolombarda, ha sostenuto: “le imprese stanno affrontando una congiuntura che, a differenza di altre del passato, non ha un benchmark di riferimento e ciò produce un diffuso disagio agli imprenditori ed ai manager nell’affrontare i problemi aziendali e trovare di conseguenza le migliori soluzioni per rimanere competitivi decidendo quali costi e quali investimenti ottimizzare. La comunicazione, e oggi siamo proprio qui per parlarne, nei momenti di crisi viene assimilata ad un costo, mentre in momenti di “vacche grasse” stranamente viene considerata un investimento. È una trasformazione quasi genetica che improvvisamente consente di tracciare una riga su una posta di bilancio quasi con un sospiro di sollievo nel trovare una voce così lieve e così lampante ai propri bisogni di dolorosi - per carità - ma giusti tagli di spesa. In questo scenario, mi permetto, però, di suggerire a imprenditori e manager una riflessione utile ad individuare soluzioni meno drastiche e pericolose.
Qualsiasi risorsa economica un’impresa destini alla comunicazione, è indissolubilmente legata ad un’occasione di vendita. È certo, pertanto, che interrompere il binario che propone e porta la nostra offerta al mercato non è un taglio ad una voce di costo, ma è un attacco a un investimento fondamentale: quello di sostenere il business aziendale.
Quale soluzione davanti a bilanci difficili? Se vi è convincimento autentico che la comunicazione sia un investimento e non un costo, allora, guardarsi attorno in un momento come questo può avere molto senso, perché il combinato disposto tra comunicazione e tecnologie sta offrendo opportunità proprio nella direzione che cerchiamo: cioè quella di ottimizzare gli investimenti”.

I lavori della Giornata della Comunicazione prevedevano, oltre agli interventi di Bracco e Mavellia, un faccia a faccia con domande del Presidente della Piccola Impresa di Assolombarda Luigi Lucchetti al Presidente di Assocomunicazione Diego Masi e al Presidente di Assorel Furio Garbagnati, e tre panel con la presentazione di case history di imprese che hanno per comune denominatore la scelta di affrontare la comunicazione come una leva a disposizione per il business anche in momenti di mercato difficili.

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Adriana Mavellia, Diego Masi, Luigi Lucchetti e Furio Garbagnati

Nel primo panel, coordinato da Willi Proto di McCann Worldgroup e intitolato provocatoriamente “Non chiederti ciò che il mercato può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il mercato”, sono state presentate alcune case history molto particolari, a iniziare da quella di Volvo Italia, raccontata dall’Amministratore Delegato Marco Lazzoni che si è soffermato sul concetto del valore della sostenibilità come driver per il business.

Daniele Rossi ha raccontato l’esperienza di Caffè Guglielmo, di cui è Amministratore Delegato. CalabriaCaffè.it è l’innovativo progetto di comunicazione voluto da Caffè Guglielmo, una delle prime 20 torrefazioni d’Italia, lanciato per attivare un nuovo canale di comunicazione dell’azienda con i calabresi di tutto il mondo. “Oggi il mercato della distribuzione del caffè – commenta Daniele Rossi – si presenta molto costoso sia in termini commerciali sia in termini di investimenti di comunicazione: con un prodotto super-maturo e senza grandi possibilità di differenziazioni da un’azienda all’altra, le tradizionali strategie di comunicazione non bastano per raggiungere con efficacia i propri target”. CalabriaCaffè.it nasce invece con l’obiettivo di creare un nuovo canale: da un’azienda leader in Calabria all’azienda leader tra i calabresi nel mondo. Il tutto, tramite un articolato progetto di comunicazione che prevede da un lato un sito multilingua destinato esclusivamente ai calabresi nel mondo, e dall’altro un mix di attività che vanno dall’ufficio stampa (in Italia, USA e Paesi dell’America Latina) a un’azione di Web PR con social network e media online, dal search marketing a operazioni mirate di advertising. CalabriaCaffè.it rappresenta quindi, dopo pochi mesi di attività, uno spazio unico di informazione, incontro e condivisione per tutti i calabresi sparsi per il mondo, che superano di gran lunga quelli residenti in Calabria (2/3 milioni contro 1,9 presente in Calabria), rispondendo quindi ad una forte esigenza di aggregazione, come dimostrano le numerose associazioni calabresi a livello internazionale e le comunità presenti sul web. A livello di risultati, l’azienda ha ripagato il proprio investimento dopo 6 mesi: ad oggi Caffè Guglielmo ha aggiunto un nuovo rivenditore tedesco (un bar), ovviamente di origine calabrese, e riceve quotidianamente richieste di acquisto di caffè tramite e-commerce.
 
Sergio Colesanti, Fondatore e Amministratore Delegato di Optical Master Club, ha illustrato l’esperienza di un innovativo Gruppo di Vendita nel settore dell’ottica. Nato nel 2008, esso riunisce circa 100 punti vendita di elevato livello (il fatturato medio del punto vendita è pari a 800.000 euro) ed è attualmente l’unico “Gruppo di vendita” in Italia. “Nel mercato italiano i Gruppi di acquisto sono nati per aiutare i singoli negozi/punti vendita di tanti settori a fronteggiare il potere della grande distribuzione – ha affermato Sergio Colesanti – ma oggi ai punti vendita non basta una strategia comune di acquisto: per vincere su un mercato turbolento e instabile come quello attuale, è necessaria una forte capacità di marketing e commerciale. Optical Master Club nasce proprio con questo obiettivo: aiutare i punti vendita a perfezionare le proprie strategie di marketing e, quindi, il proprio fatturato”. Optical Master Club, infatti, contrappone al modello delle catene di negozi – basate su un marketing uguale per tutti, una perdita di identità del punto vendita e strategie indifferenziate – un nuovo modello basato su studi di marketing personalizzati, azioni su misura e branding a 360 gradi, sia per quanto riguarda i servizi che per i prodotti. Sfruttando la forza di acquisto di più negozi insieme, Optical Master Club crea alleanze strategiche con le aziende produttrici che co-finanziano le campagne del trade, mentre il 30% della quota che il Club riceve dalle aziende partner è a disposizione del socio per co-finanziare il piano di marketing che, a questo punto, è focalizzato sul singolo punto vendita.

Nel panel “La comunicazione aiuta gli audaci”, moderato da Laura Cantoni di Astarea, sono state presentate tre iniziative di marketing communication molto originali dal punto di vista sia strategico sia realizzativo.

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Corrado Chinaglia, Presidente di ISIN (Istituto Italiano Nutrigenetica), ha parlato del progetto di un servizio, oggi inesistente sul mercato sia nazionale sia internazionale: un unico punto vendita dedicato al benessere, che offre  prodotti legati alla nutrizione con protocolli alimentari personalizzati. L’iniziativa prevede, fin dal suo lancio e nel suo sviluppo a 5 anni, un piano di comunicazione integrata di ben il 15% sui ricavi.

Maurizio Villa, Romina Mazzaferro, Adriana Mavellia, Laura Cantoni e Corrado Chinaglia

Romina Mazzaferro, Direttore Generale di MSA Italiana, ha spiegato come l’azienda, storicamente poco orientata alla comunicazione, nel 2008 abbia voltato pagina con un coraggioso investimento in una strategia di eventi volta a coinvolgere al tempo stesso clienti attuali, distributori, prospect, personale interno, nella condivisione dei successi, della mission e del futuro aziendale. Risultati: consolidamento dei clienti storici, incremento delle vendite sui potenziali.

Maurizio Villa, Amministratore Delegato di GPM, ha raccontato di come un punto vendita possa diventare canale di comunicazione per servizi integrati rivolti alla famiglia (dalla ristrutturazione dell’abitazione alla offerta di catering o colf): “Cose di casa”,  il nuovo brand, acquista  un negozio di complementi di arredo, utilizza la location come punto di aggregazione dei clienti potenziali e per proposte mirate di servizi, vende oggetti per finanziare altri canali di informazione on e off-line.  

Laura Cantoni ha infine sottolineato come tutte queste vivaci e coraggiose iniziative possono trovare successo anche grazie alla capacità di intercettare alcune tendenze socio-culturali emergenti, come il “caring”, il “boosting”, il “sensation seeking”, il “consumer empowerment”.

Nel panel “Aumentare l’efficienza puntando su web e nuovi media”, moderato da Marco C. Canella di Digital Mover, è stato inizialmente presentato un video realizzato da Movi&co per Milupa, utilizzato come fulcro per la campagna di riposizionamento del marchio, completamente digitale.

Successivamente, Andrea Facchini, a capo del marketing di Nokia Italia, ha parlato di come Nokia abbia gestito il cambiamento in atto nel digitale diventando non solo protagonista nella produzione di device, ma anche “parte” del mercato stesso. Infine, Simone De Martini, per il Gruppo Martini & Rossi, ha raccontato del successo di una campagna non convenzionale per un nuovo prodotto e del valore della crossmedialità.

Simone De Martini, Adriana Mavellia, Marco C. Canella e Andrea Facchini

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