Dichiarazione di Carlo Bonomi in occasione dell'incontro "Il Mondo nel 2018: opportunità e rischi per le imprese italiane" Dichiarazione

Dichiarazione di Carlo Bonomi in occasione dell'incontro "Il Mondo nel 2018: opportunità e rischi per le imprese italiane"

Incontro "Il Mondo nel 2018: opportunità e rischi per le imprese italiane", promosso da ISPI e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Assolombarda e SACE SIMEST.

Milano, 18 gennaio 2018 - “Gli scenari globali in cui le imprese operano sono sempre più complessi e incerti. Per di più, il mondo è sempre più interconnesso: aumentano le opportunità, ma aumentano anche i rischi” – afferma Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, in occasione dell’incontro Il Mondo nel 2018: opportunità e rischi per le imprese italiane, promosso da ISPI e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Assolombarda e SACE SIMEST, che si è tenuto quest’oggi in Assolombarda.

In questo contesto, il ruolo dell’Italia in Europa e dell’Europa nel mondo dovrebbe essere un punto fermo. Rafforzare la facilità delle nostre imprese di fare business all’interno del mercato unico e completare il percorso di integrazione dell’Unione per riuscire a far parlare la nostra economia e le nostre istituzioni con una voce sola, sono entrambe condizioni necessarie a fare emergere le eccellenze delle nostre imprese nel mercato globale”.

Si è appena chiuso un 2017 di risultati molto positivi. Un aumento degli investimenti privati quasi pari al 30% rispetto al picco negativo della crisi, un export in aumento sui base annua dell’8%, una produzione industriale che, rispetto a base 100 del 2010 e al minimo toccato a quota 91 a inizio 2015, si è riportata a quota 98 nello scorso dicembre. Il Pil nazionale ha chiuso l’anno con un aumento quasi doppio rispetto alle stime di un modestissimo +0,8% di inizio 2017”.

“Il nostro territorio ha fatto ancora meglio, con una produzione manifatturiera che in Lombardia nei primi nove mesi del 2017 ha registrato una crescita pari a due volte e mezza (+3,2%) quella del 2016 (1,3%), performance superiore all’Italia (+2,7%). E anche in termini di PIL, nell’ultimo triennio la nostra crescita è stata superiore di oltre un punto percentuale rispetto all’Italia”.

“Eppure, anche nel nostro territorio avvertiamo segnali di incertezza sul prossimo futuro. Due esempi”.

“A ottobre 2017 abbiamo condotto un’indagine su circa 300 imprese associate con riferimento ai preconsuntivi di fatturato 2017 e alle previsioni 2018. Il 2017 è stato un anno estremamente favorevole: secondo i preconsuntivi, il 53% delle aziende di Milano, Lodi, Monza e Brianza del manifatturiero e del terziario innovativo ha chiuso l’anno con un fatturato in crescita rispetto al 2016, quota più elevata dal 2008; in parallelo, il 18% delle imprese ha chiuso in riduzione, quota più ridotta dal 2008”.

“Per quanto riguarda però le previsioni 2018, ben il 25% delle imprese intervistate “non ha risposto”: percentuale elevata e sorprendente che sottolinea il permanere di una forte incertezza delle aziende sulle performance future anche di breve termine”.

“In Lombardia nei primi dieci mesi del 2017 il monte ore autorizzato di CIG rimane superiore di un terzo rispetto al 2008 (47 milioni di ore rispetto a 35 milioni), ma le ore effettivamente utilizzate sono il 41% (11 milioni rispetto a 27 milioni): plausibilmente, la ripresa dell’attività produttiva è consistente e sui livelli pre crisi, ma anche in questo caso emerge un forte grado di incertezza che accompagna la crescita”.

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