Trasporto pubblico locale più efficiente e sostenibile: le proposte di Assolombarda Comunicato stampa

Trasporto pubblico locale più efficiente e sostenibile: le proposte di Assolombarda

Alessandro Fidato: “Una mobilità efficiente è fondamentale per permettere al territorio di funzionare e di svilupparsi, di attrarre persone e investimenti. È necessario però fare sistema: solo con un’azione complessiva e condivisa di tutti gli attori in gioco si può realmente incidere per avviare il cambiamento di questo settore”

Milano, 13 ottobre 2022 - Creare un sistema efficiente, competitivo e sostenibile del Trasporto pubblico locale nel nostro Paese. È questo l’obiettivo del position paper realizzato da Assolombarda che definisce le proposte dell’associazione per la transizione ecologica, l’innovazione tecnologica, la mobilità sostenibile e lo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale in Lombardia e in Italia.

Nello sviluppo del trasporto pubblico, il PNRR rappresenta una leva strategica -ha affermato Alessandro Fidato Presidente Gruppo Trasporti, Logistica e Infrastrutture Assolombarda - sia per favorire la transizione ecologica dei mezzi che per favorire lo shift modale. Tuttavia, al 2033 solo il 50% dei mezzi pubblici in Italia sarà nuovo e l’anzianità media passerà dagli attuali 12,3 anni a 14,4 anni contro i 7-8 anni dei principali Paesi europei. Il Trasporto pubblico locale rappresenta un asset strategico per lo sviluppo delle città e un fattore di crescita per l’attrattività dei nostri territori e del sistema economico tutto. Una mobilità efficiente è fondamentale per permettere al territorio di funzionare e di svilupparsi, di attrarre persone e investimenti. Con questo spirito abbiamo voluto elaborare una serie di proposte operative che possano rendere il Trasporto pubblico locale più efficiente, moderno e sostenibile. Per realizzare le proposte - ha sottolineato Fidato - è necessario però fare sistema: solo con un’azione complessiva e condivisa di tutti gli attori in gioco si può realmente incidere per affrontare i cambiamenti connessi alle nuove sfide che ci attendono, fra cui in primo luogo quella della transizione green”.

Integrazioni tariffarie tra vettori, semplificazione delle tariffe; coordinamento tra operatori del TPL, decision makers, mobility manager di area e aziendali per migliorare e razionalizzare dove serve l’offerta di trasporto; risorse pubbliche anche per l’acquisto di mezzi elettrici o ibridi elettrici per i servizi negli ambiti suburbani ed extraurbani; realizzazione dei potenziamenti ferroviari previsti per le connessioni agli aeroporti.

Sono alcune delle  oltre 30 proposte  contenute nel position paper di Assolombarda sul futuro del trasporto pubblico locale che, in un discorso più ampio, guardano alle più recenti politiche europee e nazionali sulla sostenibilità ambientale (passaggio ad alimentazioni alternative dei mezzi del TPL attraverso il rinnovo del parco veicoli), sullo sviluppo infrastrutturale che riguarda il recupero e l’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture  adeguandole agli standard più efficienti di sicurezza, velocità, capillarità e comfort e sullo shift modale.  Da una recente analisi risulta che 10% di shift modale possa togliere dalle strade delle provincie di Milano, Monza Brianza, Pavia e Lodi circa 350.000 auto, entro il 2026, pari a circa il 12% del parco mezzi attuale, con una riduzione di circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti cumulate nel periodo.

Nel suo position paper Assolombarda individua tre driver per raggiungere questi obiettivi. Primo fra tutti la costruzione e lo sviluppo di una filiera per l’innovazione tecnologica dei mezzi di trasporto, a oggi pressoché assente. Altro driver strategico è, a supporto dei servizi di mobilità, il potenziamento delle infrastrutture fisiche, ma soprattutto di quelle digitali per migliorare l’accessibilità ai servizi di Trasporto pubblico locale.

Infine, è fondamentale un adeguamento del quadro normativo di riferimento per l’operatività delle imprese del settore.

Ogni giorno 2,8 milioni di persone si muovono, in uscita e in entrata nella Città metropolitana di Milano, per motivi di studio o lavoro, un valore inferiore soltanto alla Città metropolitana di Roma (3,1 milioni di individui). A Milano città si muovono in 1,7 milioni persone, mentre a Roma 2,5 milioni. Nel capoluogo meneghino la popolazione ‘dinamica’ supera del 120% la popolazione residente, mentre a Roma, Napoli e Torino il rapporto è intorno al 80-90%.

Il TPL deve ora affrontare i cambiamenti connessi sia alle nuove tendenze di mobilità e al radicale cambio delle abitudini di spostamento delle persone emersi con l’emergenza pandemica, sia alle esigenze della transizione energetica. La realizzazione di un sistema moderno di trasporto pubblico e di mobilità collettiva e intermodale, che si adegui in modo rapido e flessibile ai cambiamenti sociali e realizzi uno sviluppo industriale sostenibile.

Al seguente link il position paper completo.

 

 

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