La “Carovana della Pace” è arrivata in Assolombarda: a Milano l’ultima tappa italiana sulla via di Bruxelles Comunicato stampa

La “Carovana della Pace” è arrivata in Assolombarda: a Milano l’ultima tappa italiana sulla via di Bruxelles

L'iniziativa itinerante è promossa dalle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani)

La scelta di Palazzo Gio Ponti ha evidenziato la necessità di impegno congiunto tra il mondo dell’impresa e la società civile per la costruzione di una cultura di pace, giustizia e solidarietà


Milano, 9 dicembre 2025
- Assolombarda ha accolto, oggi, la “Carovana della Pace”, l’iniziativa itinerante promossa dalle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani). L’arrivo a Milano, ultima tappa italiana del 2025, ha segnato una tappa istituzionale significativa, culminata nell’incontro tra i presidenti Alvise Biffi ed Emiliano Manfredonia, alla presenza dei delegati territoriali ACLI di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. La scelta di Palazzo Gio Ponti ha evidenziato la necessità di impegno congiunto tra il mondo dell’impresa e la società civile per la costruzione di una cultura di pace, giustizia e solidarietà.

“Per noi la pace non è solo assenza di conflitti, ma è anche condizione necessaria per lo sviluppo, per la libertà d’impresa e per la crescita delle persone e dei territori. Le imprese hanno un ruolo importante: quello di creare lavoro, coesione sociale e opportunità, ma anche di promuovere rispetto, dialogo e responsabilità. Accogliere questa tappa in Assolombarda dimostra, ancora una volta, che economia e valori civili non sono mondi separati, ma parti di uno stesso progetto di società. La Carovana della Pace, in tal senso, ci ricorda che la costruzione di una società più giusta e solidale richiede la partecipazione di tutti: cittadini, associazioni, istituzioni e anche del mondo produttivo. È un messaggio che oggi, di fronte a un mondo attraversato da guerre, divisioni e crisi, sentiamo con particolare forza e responsabilità. Perché la pace, come il lavoro, si costruisce ogni giorno, insieme”, ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Alvise Biffi.

“La pace è il primo dei diritti, è un bene indivisibile. La Carovana della Pace non è stato un atto simbolico, ma una scelta politica e culturale forte: rimettere al centro il lavoro, la dignità, la legalità e la comunità come strumenti capaci di disarmare i cuori e costruire futuro. Attraversare l’Italia incontrando lavoratori, studenti, imprese e territori ha significato riaffermare che la pace non nasce dal silenzio, ma dalla partecipazione e da una responsabilità condivisa. In questo senso, il mondo dell’impresa può e deve svolgere un ruolo decisivo. L’economia di guerra non genera sviluppo, erode capitale umano, crea insicurezza e compromette il futuro delle comunità, oltre ai ben noti problemi etici. L’economia di pace, invece, è ciò che rende possibile un vero sviluppo: crea occupazione stabile, valorizza i territori, rafforza i legami sociali e permette alle imprese di innovare in un contesto di sicurezza e cooperazione internazionale. Per questo la Carovana della Pace porta con sé un messaggio chiaro: lavoro e impresa sono parte della costruzione della pace, non spettatori esterni. Serve coraggio per dirlo ad alta voce, per assumersi la responsabilità di un impegno che non riguarda solo la diplomazia, ma la vita quotidiana delle persone e la direzione che diamo al Paese e all’Europa”, ha aggiunto il presidente delle ACLI, Emiliano Manfredonia.

L'edizione 2025 della “Carovana della Pace, che si svolge sotto lo slogan “Peace at Work - L’Italia del lavoro costruisce la pace”, intende riaffermare il ruolo della società civile come attore di pace e mediatrice internazionale, in un contesto globale segnato da crescenti tensioni geopolitiche. L'eccezionale tragitto, iniziato a Palermo, in queste settimane, ha attraversato l’Italia intera in un lungo viaggio tra scuole, aziende, cooperative, cantieri, università, ospedali, teatri e campi agricoli.

L’iniziativa, che si concluderà a Strasburgo, non rappresenta solo un atto di sensibilizzazione, ma un percorso concreto di raccolta di testimonianze, di incontri con istituzioni e associazioni e di elaborazione di proposte che saranno consegnate ai decisori politici europei. L’arrivo nella capitale sede del Parlamento Europeo, in quest’ottica, rappresenterà il culmine di un’azione corale indirizzata a un coinvolgimento della società civile per un contributo teso a disinnescare i conflitti in corso.

 

 

Azioni sul documento