Politica commerciale: aggiornamenti Accordo UE-Mercosur e UE-Vietnam

La politica commerciale dell’UE ha conseguito due risultati molto importanti negli ultimi giorni, con il raggiungimento, il 28 giugno scorso, dell’accordo politico in merito all’intesa commerciale con il Mercosur e con la firma, il 30 giugno, dell’accordo di libero scambio e di quello per la protezione degli investimenti con il Vietnam.

Accordo UE-MERCOSUR

I negoziati con il Mercosur, avviati nel 2000, sono stati oggetto di 39 round negoziali, alternando fasi di accelerazione e di stallo. In merito ai contenuti dell’intesa, il Mercosur liberalizzerà il 91% del commercio, con periodi transitori massimi di 10 anni previsti per il 72% degli scambi.

Il settore dell’automotive sarà pienamente liberalizzato così come quello dei macchinari, chimico e farmaceutico. Per il tessile e le calzature in pelle l’apertura del mercato è prevista con poche eccezioni.

Per quanto riguarda il settore dell’agroalimentare, tra i prodotti interamente liberalizzati vi sono l’olio di oliva, il malto; il vino e gli alcolici, frutta fresca (kiwi, mele, pere, prugne), pomodoro in scatola, cioccolato, conserve di pesche.

Un sistema di quote per le importazioni dall’UE è previsto per i formaggi (30.000 tonnellate), latte in polvere (10.000 tonnellate) e preparati per neonati (5.000 tonnellate).

Dal canto suo, l’UE liberalizzerà il 92% del commercio, del quale il 66% era già duty free. Per alcuni settori considerati “sensibili” verrà applicato il sistema delle quote, tra le quali:

  • 99.000 tonnellate per la carne bovina, suddivisa tra il 55% fresca e il 45% congelata;
  • 180.000 tonnellate per il pollame, divisa tra il 50% con ossa e il 50% disossata;
  • 450.000 tonnellate per l’etanolo ad uso chimico e 200.000 tonnellate per quello destinato ad altro utilizzo,
  • 60.000 tonnellate per il riso;
  • 45.000 tonnellate per il miele.

L’intesa prevede inoltre ampia apertura dei rispettivi mercati degli appalti pubblici e dei servizi e, da parte del Mercosur, la tutela di 357 indicazioni geografiche alimentari (tra le quali il prosciutto di Parma).

L’iter per l’entrata in vigore dell’Accordo prevede ora la revisione legale dei testi, la loro traduzione nelle lingue ufficiali dell’UE e l’approvazione da parte degli Stati Membri e del Parlamento europeo.

Per quanto riguarda l’Accordo siglato con il Vietnam, si tratta di un’intesa di competenza esclusiva dell’UE che sarà sottoposta solo all’approvazione del Parlamento europeo, a seguito della quale potrà entrare in vigore in via definitiva. Dall’accordo è stata infatti scorporata la parte sulla protezione degli investimenti che sarà oggetto di ratifica anche da parte dei parlamenti nazionali.

ACCORDO UE-VIETNAM

I principali contenuti dell’Accordo UE-Vietnam riguardano:

  • Accesso al mercato. E’ prevista la liberalizzazione da ambo le parti del 99% delle linee tariffarie.
  • Interessi industriali difensivi. Nel tessile la UE abbatterà gradualmente i dazi in staging da 5 a 7 anni per le voci più sensibili, di 3 anni per quelle meno sensibili, dall’entrata in vigore per gli altri. Per le calzature in pelle, la liberalizzazione avverrà in 7 anni, per le scarpe in 5 per gli stivali in 3 anni. Piena e immediata liberalizzazione per calzature in plastica e/o il tessile per lo sport. 
    Per quanto riguarda l’agroalimentare, il riso è tra le questioni più controverse e concerne la concessione da parte UE di un contingente a dazio zero per 80.000 tonnellate di prodotto, in merito alla quale l’Italia ha espresso una “riserva politica d’esame” chiedendo una clausola di salvaguardia (ripristino dei dazi in casi in incremento anomalo dell’import di riso).
    Oltre che per il riso, sono previsti quote anche per altri prodotti agricoli sensibili tra cui lo zucchero (20.000 tonnellate) e il tonno in scatola (11.500 tonnellate).
    Per i prodotti della carne è prevista una piena liberalizzazione con periodi transitori.
  • Barriere non tariffarie. Il Vietnam si impegna ad aderire agli standard internazionali tecnici, sulle licenze e le procedure doganali.
  • Accesso al mercato dei servizi. I miglioramenti hanno riguardato soprattutto le TLC e i servizi finanziari, mentre non vi sono stati progressi sostanziali nei servizi bancari. Buoni i risultati raggiunti per i servizi marittimi, servizi di distribuzione e servizi postali.
  • Appalti Pubblici. Ampia copertura a livello centrale in tutti i settori più attrattivi (es. trasporti e infrastrutture. A livello sub-centrale sono inserite le due grandi municipalità (Hanoi e Ho Chi Minh City) che rappresentano il 50% degli appalti locali e che, in prospettiva, cresceranno ulteriormente.
  • Indicazioni Geografiche. Piena protezione per tutte le 169 IIGG inserite nella lista UE (38 italiane), con 5 eccezioni (Champagne, Parmigiano Reggiano - per il quale si prevede la coesistenza con il termine generico in traduzione “parmesan” - e 4 formaggi (Feta, Asiago, Fontina e Gorgonzola) per i quali è prevista la coesistenza con gli usi antecedenti con divieto di evocazione e obbligo di origine.
  • Regole di Origine. Importante l’ottenimento del principio della doppia trasformazione, invocato dal nostro settore tessile.

Contatti

Area Rapporti Internazionali, Chiara Fanali, tel. 0258370.373, e-mail .

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