Il Decreto Legislativo 102/2014, recependo la Direttiva 2012/27/UE, ha fissato gli obiettivi e le misure per migliorare l’uso dell’energia nei vari settori economici. Tra le principali misure introdotte:
obbligo di diagnosi energetiche per le grandi imprese e le imprese energivore;
- promozione dei Sistemi di Gestione dell’Energia (SGE) secondo la norma ISO 50001;
- rafforzamento del sistema dei Certificati Bianchi;
- incentivi e strumenti per promuovere la riqualificazione energetica in ambito edilizio, industriale e nei trasporti.
L’articolo 8, comma 10, del D.Lgs. 102/2014 riconosce il ruolo strategico delle PMI, che, pur non essendo soggette a obblighi normativi strutturati, possono essere supportate dalla Pubblica Amministrazione — anche attraverso incentivi economici — per intraprendere volontariamente un percorso di miglioramento delle proprie prestazioni energetiche.
Questa misura risponde perfettamente agli obiettivi fissati dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), che individua nelle PMI un settore prioritario d’intervento, in particolare nei comparti manifatturieri e dei servizi.
Il PNIEC prevede inoltre:
- strumenti di sostegno economico dedicati alle PMI (es. Fondo nazionale per l’efficienza energetica);
- azioni formative e informative per accrescere la consapevolezza energetica;
- la creazione di modelli standardizzati per l’attuazione di audit e interventi a basso costo.
Il connubio di questi due strumenti regolatori è molto importante perché favoriscono l’inclusione delle PMI, superando le barriere economiche e tecniche che ancora oggi ne limitano il coinvolgimento attivo nella transizione energetica.
Il Decreto Legislativo 102/2014 ha rappresentato un punto di partenza per l’evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica. Nel tempo, è stato oggetto di modifiche e integrazioni che ne hanno ampliato l’ambito applicativo e ridefinito le modalità attuative.