Previsioni Excelsior sui fabbisogni professionali 2025-2029

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Sono state aggiornate al quinquennio 2025-2029 le previsioni occupazionali per l’intera economia (ad eccezione del lavoro domestico), basate sugli effetti della Legge di Bilancio 2025, declinati in tre scenari diversamente favorevoli. In sintesi:

  • è previsto un fabbisogno complessivo tra i 3,3 (scenario più negativo) e i 3,7 milioni (scenario più positivo) di lavoratori, costituito per 3 milioni da replacement demand e per la parte restante (tra le 300 mila e le 700 mila unità) da expansion demand;
  • tra 1,2 e 1,3 milioni di questi lavoratori sono tecnici e specialisti, tra 350 mila e 400 mila operai specializzati e conduttori di impianti;
  • per 1,6 milioni di questi potenziali lavoratori sarà necessario possedere competenze green; 2,2 milioni di lavoratori dovranno possedere almeno competenze digitali di base, che diventano invece complesse (capacità di usare linguaggi e metodi matematici e informatici e capacità di gestire soluzioni innovative) in 900 mila casi;
  • permane un significativo mismatch tra titolo di studio richiesto e offerta del sistema formativo, soprattutto per qualifica professionale;
  • Per la Lombardia si stima tra il 2025-2029 un incremento dello stock occupazionale tra le 24mila unità (scenario più negativo) e le 115 mila unità (scenario più positivo). Considerando anche la componente di sostituzione pari a 568mila unità, nel prossimo quinquennio il fabbisogno complessivo varia tra le 580 e le 680mila unità.

Il fabbisogno 2025-2029

Partendo dal quadro programmatico del Piano Strutturale di Bilancio (PSB) presentato dal Governo il 27 settembre 2024), tra il 2025 ed il 2029 Excelsior stima1 un incremento del numero di occupati compreso tra 237 mila e 679 mila unità in media annua2.

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I fabbisogni complessivi stimati dall’analisi sono in parte dovuti alla cosiddetta replacement demand, stimata in 3 milioni di unità (di cui circa 2,3 milioni nel settore privato e quasi 770mila nella PA), legata alla necessità di sostituzione dei lavoratori in uscita per pensionamento (o mortalità).
L’altra parte è l’effetto della expansion demand, legata all’espansione economica. Per il 2025-2029 il rapporto prevede che questa componente sarà compresa tra 300 mila e 700 mila.
Quindi nello scenario più favorevole la domanda prevista per il quinquennio 2025-2029 ammonta complessivamente tra i 3,3 e i 3,7 milioni di unità a seconda dello scenario considerato.

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I fabbisogni per professioni

Con riferimento alle caratteristiche del fabbisogno per professioni nell’industria e nei servizi (3,2-3,6 milioni), si stima2 che circa la metà saranno professioni specializzate e tecniche (1,2-i1,3 milioni di unità) e operai specializzati e conduttori di impianti (altre 350-400 mila):

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… e i fabbisogni di competenze

Condizione indispensabile per sfruttare le opportunità offerte dai principali driver di crescita dei prossimi anni - transizione green e la trasformazione digitale – è disporre delle competenze professionali necessarie ad accompagnare i due processi.

Il rapporto stima che quasi 1,6 milioni di occupati previsti in entrata nei prossimi 5 anni, pari al 43% dei 3,6 milioni totali, dovrà possedere specifiche competenze green; in particolare, per quasi 800 mila le competenze green richieste sono di importanza elevata.

Il 60% del fabbisogno totale 2025-2029 (2,2 milioni di occupati) dovrà avere la capacità di utilizzare competenze digitali di base3; 900 mila dei 3,6 milioni di lavoratori ricercati (uno su quattro) dovranno essere in possesso di competenze digitali di complessità più elevata.

Strumenti basati sull’intelligenza artificiale come ChatGPT stanno trovando applicazioni crescenti in ambiti quali il supporto decisionale, l’ottimizzazione delle operazioni aziendali e il miglioramento dell’interazione con i clienti.
L’aumento degli investimenti in queste tecnologie ha portato a una crescente richiesta di professionisti con competenze specialistiche correlate, tra cui: analisti e progettisti di software, data scientist e specialisti in big data analytics, esperti in cybersecurity, ingegneri e tecnici IoT, manager e tecnici specializzati nell’integrazione di tecnologie digitali nei processi aziendali.

Il mismatch tra domanda e offerta formativa

Alla luce delle caratteristiche del fabbisogno professionale stimato, il fabbisogno per livello d’istruzione di industria e servizi per il prossimo quinquennio è quello riportato nella seguente tabella:

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A fronte di tali esigenze l’offerta di laureati viene stimata nel rapporto in 260 mila all’anno per i prossimi 5 anni, con un gap rispetto alla domanda di -8 mila unità nello scenario più positivo. Ma la maggiore criticità riguarda le differenze per tipo di laurea: ad esempio il sistema economico richiederà ogni anno tra gli 80 e i 90 mila laureati STEM a fronte di un’offerta che solamente sfiora i 70 mila.

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Ancor più significativo il mismatch per gli altri livelli di studio.
Mentre l’offerta di liceali sfiora le 100 mila unità ogni anno, a fronte di esigenze per massimo 30 mila (quindi superiore alle esigenze di quasi 70 mila unità), quella tecnici è ferma a 225 mila (di cui 155 mila da percorsi quinquennali e 70 mila da IeFP) a fronte di una domanda annua stimata tra i 285 mila e i 330 mila tecnici.

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I fabbisogni della Lombardia

Il rapporto riporta la distribuzione dei fabbisogni per regione.
Per la Lombardia si stima tra il 2025-2029 un incremento dello stock occupazionale tra le +24 mila unità (scenario peggiore) e le +115mila unità (scenario migliore). Considerando anche la componente di sostituzione pari a 568mila unità, si arriva ad un fabbisogno previsto tra i 590mila e i 680mila occupati:

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Con riferimento allo scenario più positivo (680mila lavoratori), 260mila è previsto siano dirigenti, specialisti o tecnici, 240 mila profili intermedi e 120mila operai specializzati o conduttori di impianti.
Nei prossimi 5 anni la Lombardia cercherà circa 250mila lavoratori con formazione di tipo terziario, in particolare nelle aree economica, sanitaria e ingegneristica e 340mila con una formazione secondaria di secondo grado (diploma quinquennale o IeFP).

Il report completo è disponibile al seguente link: REPORT

1 incorpora tutti gli effetti sull’economia italiana degli interventi legati all’implementazione del Piano Next Generation EU, e degli interventi di finanza pubblica che il Governo ha programmato a partire da quelli in via di definizione nella Legge finanziaria. Questo scenario prevede una crescita economica dell’1% nel 2024, dell’1,2% nel 2025, dell’1,1% nel 2026, dello 0,8% nel 2027 e nel 2028 e dello 0,6% nel 2029.

2 lo scenario intermedio stima +447 mila unità.

3 uso di tecnologie internet, di strumenti di comunicazione visiva e multimediale

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