Internazionalizzazione degli atenei di Milano e della Lombardia
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Edizione 2025
In sintesi
L’internazionalizzazione degli atenei è oggi uno dei principali indicatori di qualità e competitività del sistema universitario. Non si tratta solo di attrarre studenti da altri Paesi, ma di costruire un ambiente accademico aperto, capace di favorire il dialogo interculturale, la mobilità e la collaborazione scientifica a livello globale. In un contesto sempre più interconnesso, le università che investono in programmi di scambio, corsi in lingua straniera e partnership internazionali offrono ai propri studenti opportunità uniche di crescita personale e professionale. Questo processo contribuisce non solo a formare cittadini e professionisti con competenze globali, ma anche a rafforzare il ruolo degli atenei come hub di innovazione e conoscenza nel panorama internazionale.
Per questo motivo l’internazionalizzazione rappresenta un elemento chiave per la competitività del sistema universitario lombardo, e i dati relativi all’anno accademico 2023-2024 confermano una crescita costante di questo fenomeno. Nei tredici atenei della Lombardia sono iscritti 22.847 studenti internazionali, pari al 7,2% del totale, con un incremento del 9,2% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un trend positivo che, rispetto al 2014-2015, ha quasi raddoppiato la presenza di studenti provenienti dall’estero. La maggior parte di questi giovani, circa l’89,5%, frequenta corsi di laurea, mentre il restante 10,5% è impegnato in percorsi post laurea come master, dottorati e scuole di specializzazione. Dal punto di vista del genere, si registra una lieve prevalenza femminile, con le donne che rappresentano il 53,1% del totale.
Analizzando le scelte formative, emerge una forte concentrazione negli ambiti STEM, che attraggono il 45,2% degli studenti internazionali, una quota nettamente superiore a quella degli studenti italiani. Seguono le discipline sanitarie, con l’11,3%, e i corsi legati al design e alle arti che, pur rappresentando solo il 4% del totale, confermano l’attrattività di Milano come capitale del design.
Dal punto di vista geografico, il 43,5% degli studenti proviene dall’Asia, con Iran, Cina e India tra le nazionalità più rappresentate, mentre il 37,2% arriva dall’Europa. Le presenze dagli altri continenti sono più contenute: 9,9% dall’America, 9,2% dall’Africa e appena lo 0,2% dall’Oceania.
Milano si conferma il cuore dell’internazionalizzazione lombarda: gli atenei della città metropolitana accolgono 18.375 studenti internazionali, pari all’80,4% del totale regionale. Anche qui prevalgono i corsi STEM, che raccolgono il 47% delle iscrizioni, mentre il design rappresenta il 4,9%. La distribuzione di genere è simile a quella regionale, con una leggera prevalenza femminile, ma nei corsi post laurea la componente maschile diventa maggioritaria.
Accanto alle iscrizioni, cresce anche la mobilità internazionale: nel 2023-2024 sono stati coinvolti oltre 23.000 studenti in programmi di scambio, con un aumento del 3,3% rispetto all’anno precedente. Di questi, 13.181 sono italiani in uscita, mentre quasi 9.900 sono stranieri che hanno scelto la Lombardia per un periodo di studio. A supporto di questa apertura globale, gli atenei lombardi contano più di 7.000 accordi internazionali attivi, con la Spagna come principale partner, seguita da Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti.
Un’attenzione particolare merita l’area sanitaria: le scuole di specializzazione degli atenei lombardi contano 9.324 iscritti, di cui 199 internazionali, pari al 2,1% del totale. Più della metà di questi proviene da Paesi europei, mentre il resto si distribuisce tra America, Africa e Asia. Interessante notare che quasi il 74% degli specializzandi internazionali ha conseguito la laurea in Medicina in Italia, segno della capacità del sistema universitario lombardo di attrarre e trattenere talenti.
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