Booklet Economia: +0,4% l'export lombardo a gennaio-novembre 2019 (vs +5,4% nel 2018)

L'andamento economico della Lombardia nel confronto nazionale ed europeo.

La sicurezza sul lavoro in Lombardia

Ad ottobre 2019 gli infortuni “in occasione di lavoro” denunciati in Lombardia aumentano rispetto allo stesso mese del 2018 del +1,7% a livello di intera economia e del +2,2% nella sola industria. Più significativa la variazione - nello stesso arco temporale - degli infortuni «in itinere», che registrano +19,8% nel complesso dell’economia e +40,9% nella sola industria. Il trend tuttavia è provvisorio, in attesa degli ultimi due mesi dell’anno.

IN SINTESI - L’andamento economico della Lombardia rispetto ai benchmark

Il passo dell’economia lombarda rimane lento. L’attività produttiva del manifatturiero e le vendite sui mercati internazionali si muovono infatti ai margini della stagnazione nei primi nove mesi del 2019. E le indicazioni provenienti dal clima di fiducia delle imprese e dei consumatori sono di una chiusura 2019 e di un avvio 2020 altrettanto deboli.

In particolare, tra gennaio e settembre di quest’anno l’andamento della produzione manifatturiera regionale è appena positivo e segna un assai contenuto +0,3% nel confronto con lo stesso periodo di un anno prima: il ritmo di crescita si è quindi pesantemente ridimensionato rispetto al 2018, quando l’industria aveva totalizzato una crescita annua pari al +3,0%.

Sempre con riferimento ai primi nove mesi dell’anno, le esportazioni crescono di un magro +0,4%, che si confronta con il +5,4% totalizzo nell’intero anno 2018. Scomponendo questa dinamica per settori, 7 comparti manifatturieri su 13 riducono le vendite sui mercati esteri: soprattutto automotive (-11,5% a gennaio-settembre 2019 su base annua), ma anche apparecchi elettrici (-4,3%), metalli (-3,1%), elettronica (-2,8%), alimentare (-2,1%), meccanica (-1,3%), legno (-0,8%). In aggiunta, chimica (+0,3%) e gomma-plastica (0,0%) registrano incrementi prossimi allo zero. Spicca, invece, con una performance decisamente positiva la farmaceutica (+26%).

A livello di territori, la Lombardia si divide tra 6 province con esportazioni in crescita (in particolare Pavia, Milano e Lodi, con aumenti rispettivamente del +13,1%, +4,8% e +3,4%) e 6 in flessione (in particolare Varese e Monza Brianza, rispettivamente -8,6% e -5,8%).

A livello di destinazioni, la lieve crescita delle esportazioni totali lombarde tra gennaio e settembre è trainata principalmente dalla robusta dinamica verso gli USA (+17,6%, grazie al contributo della farmaceutica che da sola spiega oltre la metà di questo aumento). Al contrario, pesano in negativo le flessioni delle vendite verso la Germania (-2,1%, dove scendono in particolar modo i prodotti in metallo, e poi meccanica, apparecchi elettrici e chimica) e verso la Cina (-5,6%, dove incidono soprattutto i cali dei settori meccanica e automotive).

E in prospettiva? La fiducia del manifatturiero nel Nord-Ovest torna a flettere a novembre e l’indice si attesta per il sedicesimo mese consecutivo su saldo negativo. Peggiorano i giudizi sugli ordini (anche interni ma soprattutto esteri), si indeboliscono le attese di produzione a breve termine e si accumulano le scorte nei magazzini. In quest’ultima parte del 2019 e nei primi mesi del 2020 si delinea quindi il persistere di una fase di sostanziale stagnazione dell’economia del territorio.

Nei principali Paesi europei, l’indice di fiducia diminuisce ancora in Italia (sui minimi da fine 2013) e in Germania (sui minimi da fine 2012, con un saldo estremamente negativo), rimane fermo in Francia, mentre migliora leggermente in Spagna (pur restando con un valore dell’indice sotto lo zero).

Anche tra i consumatori, la fiducia a novembre diminuisce in modo considerevole sia in Italia sia, soprattutto, nel Nord-Ovest dove l’indice raggiunge i minimi dall’estate 2017. Nel Nord-Ovest il calo è determinato principalmente da giudizi più negativi sulla situazione economica del Paese (sui livelli più bassi da inizio 2015), cui si aggiunge anche la componente del clima futuro, in forte calo.

Per contro, il mercato del lavoro continua a mostrare una maggiore tenuta. Nel terzo trimestre 2019 sale infatti l'occupazione in Lombardia (il tasso raggiunge il 68,1%, dal 67,1% di un anno prima) e, in parallelo, scende la disoccupazione (la percentuale di chi cerca lavoro passa dal 5,4% al 5,1%). In valore assoluto, a fronte di +79 mila occupati si registrano - 9 mila disoccupati, con un aumento netto di +70 mila individui attivi.

Infine, nel primo semestre 2019 si intensifica in Lombardia il calo dei fallimenti che flettono del -7,3% su base annua (dopo il -1,3% registrato nel complesso del 2018). Questa flessione è sintesi di un’ulteriore diminuzione delle procedure nell’industria (-5,0%), cui si aggiungono i cali nei servizi (-3,3%) e, soprattutto, nelle costruzioni (-21,5%) che invertono così il trend di crescita registrato fino al 2018. Anche le liquidazioni volontarie continuano a diminuire, segnando un -1,1% tra gennaio e giugno di quest’anno (dopo il -0,6% nel 2018).

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