Raccolta di capitale di rischio

Equity Crowdfunding

Attraverso una campagna di equity Crowdfunding una startup o una PMI può effettuare un aumento di capitale, fino ad un massimo di 5 milioni di euro all’anno attraverso piattaforme autorizzate da Consob. Gli investitori diventano a tutti gli effetti soci dell’impresa.

Anche per tutelare i piccoli investitori, che possono investire nel capitale di rischio, tramite la piattaforma devono essere pubblicate una serie di informazioni, come:

  • la descrizione dell'impresa emittente e del progetto di business;
  • il documento di offerta;
  • l'informativa sui rischi specifici dell’offerta;
  • l'informativa sugli organi sociali
  • l'indicazione sulla quota sottoscritta da investitori professionali (fondazioni bancarie, incubatori di startup o investitori a supporto dell’innovazione), che devono garantire la sottoscrizione di almeno il 5% della raccolta totale.

Per il successo di una campagna di equity crowfunding è necessario, oltre a impostare una buona campagna di marketing e comunicazione per far conoscere il più possibile la propria azienda e il proprio progetto, proporre qualcosa di innovativo che attiri l’interesse degli investitori.

In caso di chiusura dell’operazione, l’azienda dovrà pagare una commissione alla piattaforma.

Va bene...

Non va bene...

Per startup o PMI

Emissioni superiori ai € 5 milioni

Per avere una fonte stabile di finanziamento, non soggetta al rimborso, adatta a finanziare le fasi più rischiose della vita aziendale (es. startup o nuovi progetti)

Necessità di risorse finanziarie da raccogliere in tempi brevi

Per farsi conoscere dal mercato

Una grande impresa

Per chi non vuole aprire il proprio capitale

Se non si hanno risorse da investire in marketing e pubblicità per far conoscere la propria campagna

Private equity

Con questo termine si intende la possibilità di far entrare nel capitale dell’azienda fondi specializzati che, oltre ad apportare risorse finanziarie, possono apportare competenze importanti per sostenere le idee di sviluppo delle imprese. La loro presenza è temporanea dato che il loro interesse è quello di investire in un’impresa per farne aumentare il valore nel tempo e realizzare un guadagno nel momento di uscita in cui cede la propria partecipazione (realizzando il cosiddetto capital gain) all’imprenditore, a un soggetto terzo (ad esempio, un altro fondo) o al mercato (portando l’azienda in quotazione).

Si possono distinguere diversi tipi di operatori, a seconda dalla fase di sviluppo dell’impresa:

  • Business Angel, Seed Capital e Venture Capital, sono i primi ai quali un imprenditore può rivolgersi nelle prime fasi di sviluppo della propria attività per sostenere le fasi più rischiose di sviluppo dell’idea prima che possa essere messa sul mercato;
  • Private Equity, interessati ad aziende più mature e per operazioni di finanziamento alla crescita o al rilancio di imprese in crisi (cosiddetto turnaround).

Tipicamente tali fondi agiscono nei settori industriali e nelle aree geografiche in cui sono specializzati.

Va bene...

Non va bene...

Per imprese con validi programmi di sviluppo e di crescita, sia dimensionale, sia reddituale

Per chi non vuole aprire il proprio capitale

Imprese con prodotti e servizi riconosciuti e con un vantaggio competitivo che possono essere rinforzati attraverso l’apporto di capitali di investimento

Per chi non vuole condividere le scelte strategiche e fornire informazioni costanti sull’andamento dell’impresa

Sostenere le fasi più rischiose di ricerca e sviluppo di prodotti e servizi

Per chi non è disposto a separare il patrimonio aziendale da quello familiare

Ristrutturazioni aziendali

Per la gestione di passaggi generazionali, la sostituzione di alcuni soci interessati a lasciare la società o in caso di volontà di vendita totale delle quote

Quotazione

Rappresenta l’ultima tappa di apertura del capitale dell’impresa, dato che le azioni possono essere acquisite e scambiate da un numero maggiore di possibili investitori con i quali l’azienda potrebbe anche non entrare mai in diretto contatto.

Attraverso la IPO (Initial Pubblic Offering) l’azienda si presenta per prima volta al mercato e dà la possibilità agli investitori di acquistare un numero di azioni già esistenti (in questo caso si parla di Offerta Pubblica di Vendita), azioni di nuova emissione, a seguito di un aumento di capitale sociale (in questo caso si parla di Offerta Pubblica di Sottoscrizione) o un mix tra le precedenti (in questo caso si parla di Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione).

Successivamente, l’operazione può essere ripetuta qualora si desiderasse collocare sul mercato un numero maggiore di azioni o per raccogliere successivi aumenti di capitale.

Un’azienda può decidere su quali mercato quotarsi. In Italia, dispone di 3 opzioni:

  • AIM Italia: segmento riservato alle piccole e medie imprese, non regolamentato, con un processo di ammissione e regole più semplificate e un elevato grado di visibilità dei titoli quotati;
  • STAR: segmento riservato alle imprese con capitalizzazione3 tra 40 milioni e 1 miliardo che si impegnano ad allinearsi agli standard internazionali in termini di requisiti di trasparenza comunicativa, alta liquidità (35% minimo di flottante4) e Corporate Governance (l’insieme di regole che determinano la gestione dell’azienda)
  • MTA (Mercato Telematico Azionario): in cui si negoziano azioni e obbligazioni convertibili, diritti di opzione e warrant5 di imprese medio grandi alla ricerca di capitali nazionali e internazionali, in grado di garantire un’elevata liquidità dei titoli.

Va bene...

Non va bene...

Per imprese con esperienza di pianificazione finanziaria in grado di garantire al mercato un grado di trasparenza e di comunicazione elevati

Per aziende in difficoltà

Per aziende con una struttura manageriale competente ed esperta e che vogliono attrarre personale qualificato

Per aziende diverse dalle spa

Prospettive di crescita credibili e di medio periodo

Per aziende che vogliono aprire il proprio capitale in maniera marginale

Per ottenere la massima visibilità sul mercato

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