Finanziamento a medio lungo termine
Lending
È una modalità attraverso cui far arrivare ad imprese sane finanziamenti da 3 mesi a 7 anni, presentando la propria azienda e il proprio progetto attraverso una piattaforma a un gruppo di investitori che possono decidere autonomamente su cosa investire.
Dato che tutte le piattaforme hanno accordi con gli investitori per garantire loro dei requisiti minimi di qualità di imprese e progetti che rispettino la loro propensione di investimento/rischio, normalmente individuati inizialmente da scoring o rating storici, ogni impresa è in grado di avere feedback sulla propria finanziabilità in tempi molto veloci.
La maggior parte delle piattaforme non richiedono alle imprese di avere bilanci certificati e un rating assegnato da un soggetto “autorevole” (normalmente società di rating certificata a livello europeo)2.
Inoltre, le piattaforme utilizzano processi standardizzati e automatizzati per garantire la velocità e la semplificazione sia nella selezione dei progetti, sia nella definizione dei contratti tra debitori e investitori, sia nella gestione dei flussi di pagamento.
In caso di accettazione della proposta di finanziamento, l’azienda dovrà pagare, otre al tasso di finanziamento che andrà a remunerare gli investitori, una commissione alla piattaforma.
Va bene... |
Non va bene... |
In caso di necessità di avere risposte e poter disporre di risorse finanziarie in tempi brevi |
Per abbassare gli oneri finanziari |
Per limitare il rilascio di garanzie personali |
Se si ha la necessità di avere una linea con un ammontare di credito sempre disponibile e con costi legati al suo effettivo utilizzo |
Per finanziare tipologie di investimento non sempre gradite alle banche (es. investimenti immateriali) |
Mini Bond
Il mini bond è un titolo obbligazionario tipicamente, di durata tra i 3 e i 7 anni, attraverso cui un’impresa può raccogliere risorse finanziarie da restituire o in un’unica restituzione a scadenza (bullet) o, in maniera simile a un classico finanziamento bancario, attraverso un piano di ammortamento con la possibilità di preammortamento per permettere agli investimenti sostenuti di dare il ritorno prefissato (amortizing). Alcuni investitori, nel caso siano interessati al progetto dell’azienda, sono anche disposti a garantire l’intero collocamento del minibond, comprando la parte eventualmente non acquistata dal mercato.
Possono emettere questo tipo di titoli società di capitali italiane, non quotate, con un fatturato superiore ai 2 milioni di euro, almeno 10 dipendenti e con uno statuto che includa la possibilità di emettere titoli di debito.
Le imprese che vogliono emettere minibond devono essere trasparenti e aprire i propri dati finanziari storici e prospettici (quantitativi e qualitativi, come nel caso del business plan) ai potenziali investitori. Più informazioni si danno al mercato, più interessanti sono le imprese per gli investitori.
Inoltre, per far in modo che l’emissione abbia successo e attrarre gli investitori, è necessario avere delle buone performance economico-finanziarie negli ultimi bilanci depositati (come per esempio un fatturato in crescita, un buon margine operativo lordo, un indebitamento non elevato) e precisi programmi di sviluppo per i prossimi anni.
L’emissione di un mini bond può essere un processo più lungo rispetto al canale bancario e richiede una serie di competenze specifiche che non necessariamente sono presenti in azienda e per questa ragione è utile la presenza di una serie di soggetti a supporto dell’impresa:
- un advisor finanziario che verifichi la fattibilità dell’operazione e accompagni la società in tutto il processo, aiutando a predisporre e il business plan e l’information memorandum per gli investitori;
- una società di rating che proceda con l’emissione del rating, informazione principale per valutare il rischio della società emittente;
- uno studio legale che predisponga tutti i documenti sottostanti l’emissione: il contratto di arranging, il regolamento del prestito, il documento di emissione, il contratto di sottoscrizione tra emittente ed investitore.
- un Arranger che coordini il processo di emissione e collocamento delle obbligazioni, contatta e gestisce la relazione con i potenziali investitori.
In caso di collocamento del minibond, l’azienda dovrà pagare, otre al tasso che andrà a remunerare gli investitori, una commissione a tutti i soggetti coinvolti nel processo.
Va bene... |
Non va bene... |
Per iniziare ad aprirsi al mercato dei capitali |
Finanziare il circolante e piccoli investimenti |
Per imprese con una buona struttura finanziaria e marginalità ed esigenze finanziarie superiori almeno al milione di euro |
Se si è interessati a minimizzare gli oneri finanziari e dal sistema bancario si ottengono risorse finanziarie e tempi di rimborso adatti alle proprie esigenze |
Per Aziende con piani di sviluppo e piani di investimenti rilevanti con dei tempi di rientro a medio/lungo termine (tra 5 e 7 anni) |
Per imprese non disposte a certificare il bilancio |
Acquisire visibilità e maggiore credibilità sul mercato |
Imprese che non vogliono pubblicare la trimestrale e/o la semestrale |
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