Booklet Ricerca e Innovazione: significativi avanzamenti in Lombardia, ma ancora ampi gap rispetto ai benchmark europei
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La Lombardia nel confronto europeo.
Dagli ultimi dati emergono un rafforzamento sul fronte nazionale del ruolo di Lombardia e Milano come locomotive dell’innovazione italiana e significativi avanzamenti nel confronto europeo, sebbene in alcuni ambiti permangano ampi gap da colmare rispetto alle regioni top performer, soprattutto le tedesche.
Un primo elemento visibile di accelerazione è la qualità del sistema universitario lombardo, oggi riconosciuta a livello internazionale. Ne sono testimonianza la crescente reputazione, l’espansione della ricerca ad alto impatto scientifico (+11% nel 2015-2013), la consistente presenza di ricercatori vincitori dei finanziamenti dello European Research Council e l’accresciuta competitività nell’attrarre fondi Horizon 2020. In particolare su quest’ultimo aspetto, il gap si sta restringendo a un ritmo sostenuto rispetto al top performer Baden Württemberg: da -46% a fine 2015 a -25% a fine 2016.
L’altro attore fondamentale della catena innovativa sono le imprese ad alta intensità di tecnologia e conoscenza. Qui il quadro lombardo risulta composito. Se la nostra regione dal lato del manifatturiero si rivela sostanzialmente in linea con i benchmark, concentrando il 17,4% degli occupati nell’high tech e nel medium tech, da quello dei servizi knowledge intensive mostra una minore specializzazione, nonostante gli incrementi dell’ultimo biennio. Molto positivo è lo sforzo recente del nostro manifatturiero in termini di propensione all’innovazione, tanto che ben il 49,8% delle imprese lombarde ha svolto R&S nel 2013-2015, circa 10 punti percentuali in più rispetto al 2011-2013, sorpassando tutti i benchmark.
Ulteriore elemento di fermento del sistema economico sono le startup knowledge intensive: ammontano a ben 15 mila le iniziative imprenditoriali nate in Lombardia negli ultimi otto anni (+22% nel solo biennio 2014-2012) e, sebbene il percorso di crescita anno dopo anno sia più difficoltoso rispetto ai competitor tedeschi, le performance risultano in media comparabili (il 4,3% delle startup lombarde registra crescita alta, vs circa il 6% di Baden-Württemberg e Bayern).
Questi elementi positivi vanno letti anche alla luce di una strutturale criticità (per di più in ampliamento) che è l’investimento in R&S, sia pubblico sia privato: la Lombardia spende nel complesso l’1,33% del PIL, pari a 464 euro per abitante, esattamente un quarto dei 1.910 euro del Baden-Württemberg.
Infine, i fattori su cui la Lombardia deve investire con maggior forza per recuperare gli ampi gap ancora presenti sono il capitale umano e soprattutto il trasferimento tecnologico. Infatti, con il 30,8% della popolazione 30-34 anni con istruzione terziaria, la Lombardia si posiziona ancora molto distante da Rhône-Alpes (48,6%) e Cataluña (43,1%), nonostante il deciso recupero dell’ultimo biennio. Allo stesso tempo, è da evidenziare l’avanzamento del +15,5% della nostra regione in termini di brevetti per abitante tra il 2014 e il 2016, anche se la densità tecnologica rimane ancora solo un quarto quella del Bayern e un terzo quella del Baden-Württemberg.
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