Il portale degli interpelli

La somma che dovrà essere corrisposta a titolo risarcitorio, per effetto di una scrittura privata transattiva dalla società istante all'appaltatore, è esclusa dal campo di applicazione IVA, in quanto non costituisce il corrispettivo di una prestazione di servizi o di una cessione di beni, ma assolve una funzione esclusivamente risarcitoria.

Considerato che dall'accordo tra le parti deriva un obbligo di pagamento a carico della società istante, l'atto è soggetto a registrazione in termine fisso con applicazione dell'imposta di registro in via proporzionale del 3%, ai sensi dell'art. 9 della Tariffa, parte I, allegata al TUR ("atti diversi da quelli altrove indicati aventi per oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale").

Nell'ambito dei piani attestati di risanamento, laddove il contribuente pubblichi nel registro delle imprese il relativo piano, le sopravvenienze attive derivanti dall'attuazione del medesimo possono beneficiare dell'agevolazione di cui all'art. 88, co. 4-ter del TUIR.

Il macchinario utilizzato dal 2021 in comodato, successivamente acquistato, non può fruire del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, in quanto il bene non soddisfa l'imprescindibile requisito della "novità" al momento del suo acquisto, essendo già stato precedentemente utilizzato a diverso titolo dal soggetto acquirente. 

Ai prodotti contenenti feromoni finalizzati al monitoraggio e alla cattura di insetti infestanti, qualificati come fitosanitari, si applica l'aliquota IVA ridotta del 10%, ai sensi del punto n. 110 della Tabella A, parte III, allegata al DPR n. 633/1972.

Per gli investimenti in PMI innovative effettuati da Fondi d'Investimento rilevano le partecipazioni ottenute mediante "investimenti agevolati", cioè esclusivamente con conferimenti in denaro o aumenti di capitale (senza considerare le partecipazioni ottenute mediante contratti d'acquisto) in cui venga rispettata la soglia di prevalenza (del 70% del valore complessivo delle immobilizzazioni finanziarie).

Con riferimenti ai premi assicurativi versati dal datore di lavoro per le polizze a tutela del rischio morte (cd. "polizze vita") stipulate a favore dei propri dipendenti, nel caso in cui i premi assicurativi non concorrono alla formazione del reddito complessivo per effetto del rispetto della soglia prevista per i fringe benefit (ai sensi dell'art. 51, co. 3, del TUIR), gli stessi non possono essere detratti, ai sensi dell'art. 15, co. 1, lett. f), del TUIR.