Il portale degli interpelli

In tema di distribuzione all’estero di dividendi di fonte italiana, a seguito della parziale sospensione dell’applicazione della Convenzione contro le doppie imposizioni Italia-Russia in via unilaterale da parte della Russia, in realtà, il Trattato si considera ancora efficace, in quanto né l'Italia né la Federazione russa hanno proceduto alla denuncia del  medesimo, utilizzando la procedura riconosciuta nel diritto internazionale per la disdetta delle Convenzioni.

Nel caso di costituzione del diritto di superficie per la realizzazione di un impianto agrivoltaico e nell'ipotesi di vendita parziale dei terreni costituenti il compendio unico, effettuate prima del decorso del termine decennale previsto normativamente, le agevolazioni fiscali sul compendio unico, di cui all'art. 5-­bis, co. 1 del D.Lgs. n. 228/2001, continuano a spettare al soggetto, a condizione che la redditività del compendio interessato dalle suddette operazioni non scenda al di sotto del "livello minimo di redditività" previsto.

Le borse di studio corrisposte dalle ITS Academy ai relativi studenti sono esenti dall'IRPEF, ai sensi dell'art. 4, comma 9-bis, della Legge n. 99/2022 (disposizione introdotta nel 2025), nonchè, di conseguenza, risultano escluse anche dalla formazione della base imponibile IRAP.

I dividendi di fonte italiana percepiti da soggetti residenti in Giappone tramite entità trasparenti possono scontare l'imposizione da parte dello Stato della fonte (l'Italia),­ con l'aliquota convenzionale non superiore al 15%, di cui all'art. 10, par. 2, lett. b) della Convenzione contro le doppie imposizioni Italia-Giappone.

Inoltre, il sostituto d'imposta (nel caso di specie, il local custodian) può applicare la ritenuta ridotta prevista dal Trattato, in quanto facoltà (non obbligo) per tale soggetto italiano.

All'intervento di riqualificazione su siti del Mezzogiorno, consistente nella realizzazione di strutture e complessi per l'istruzione superiore a quella dell'obbligo, operato da una IRCCS a capo di un partenariato pubblico, non si ritiene applicabile il regime di non imponibilità IVA di cui all'art. 72, co. 1, lett. c) del DPR n. 633/1972, in particolare in relazione agli acquisti di beni e servizi effettuati dall'Istante presso fornitori ­terzi.

Inoltre, alle prestazioni di servizi oggetto dei contratti d'appalto per la realizzazione delle opere in questione non può essere riconosciuta l'aliquota IVA ridotta del 10%. Pertanto, alle medesime sarà necessario applicare l'aliquota IVA ordinaria.

Alle certificazioni di competenze digitali, rilasciate da un ente accreditato presso pubbliche amministrazioni, non collegate ad alcun corso formativo o attività educativa/formativa, non è possibile applicare l'esenzione IVA di cui all'art. 10, co. 1, n. 20), del DPR n. 633/1972, in quanto non risulta soddisfatto il requisito oggettivo richiesto dalla norma (cioè la presenza di una specifica attività educativa/didattica/formativa).