Il portale degli interpelli

Sulle convenzioni per l'espletamento di funzioni medico competente si applica l'imposta di bollo fin dall'origine, ai sensi dell'art. 2 della Tariffa allegata al DPR n. 642/1972.

Inoltre, in ogni caso, nei rapporti con lo Stato l'imposta di bollo, quando dovuta, è a carico dell'altra parte, nonostante qualunque patto contrario.

Ai fini del credito d'imposta per investimenti nella ZES unica Mezzogiorno, l'investimento in un immobile nell'ambito di un contratto "rent to buy" si considera effettuato al momento della stipula del contratto d'acquisto ed agevolabile, non essendo richiesto dalla disciplina del credito d'imposta ZES il requisito della novità per gli immobili.

Nel caso di passaggio ad un periodo ultrannuale, per un investimento effettuato nel 2022 in un bene entrato in funzione nel 2023 ma non interconnesso, il credito d'imposta 4.0 può essere fruito con "aliquota ridotta" fino all'anno di interconnessione ed utilizzato in compensazione nel modello F24 indicando il codice tributo 6936 e,­ quale anno di riferimento,­ l'anno in cui è iniziato l'investimento (il  2022).

Per quanto concerne gli adempimenti dichiarativi, nel modello Redditi SC 2024 relativo al periodo d'imposta 2023 il soggetto, pur avendo effettuato l'investimento nel 2022, dovrà compilare il quadro RU del modello come se avesse acquistato il bene nel 2023. In particolare, dovrà essere compilato il rigo RU5 (colonne 1 e 3) e il rigo RU130, oltre gli altri campi del quadro RU richiesti.

Il cittadino italiano iscritto all'AIRE ha acquistato un immobile residenziale nel 2023, momento in cui si trovava temporaneamente in Italia per la necessità di collaborare nell'assistenza familiare, da cui ivi svolgeva la propria attività lavorativa. In tal caso, considerato che non risulta integrato, al momento dell'acquisto dell'immobile, il presupposto di acquirente "trasferito all'estero per ragioni di lavoro", ne consegue la decadenza dalle agevolazioni fruite per l'acquisto della "prima casa".

L'impresa soggetta alla procedura di liquidazione giudiziale non può cedere i propri crediti d'imposta relativi alle agevolazioni edilizie a terzi in presenza di debiti erariali scaduti.

Pertanto, nel caso di specie prevale la "norma speciale" contenuta nell'art. 155 del Codice della Crisi d'Impresa, indipendentemente dalla natura dei crediti vantati, essendo "prioritaria" in tale circostanza l'esigenza di garantire un incasso "certo", sia pure mediante compensazione anche con crediti agevolativi, a fronte del rischio di un pagamento "falcidiato" all'esito della procedura.

In merito al nuovo regime sanzionatorio per le cessioni intracomunitarie di beni con clausola ex works, se la cessione intracomunitaria è stata effettuata in una data antecedente al 1° settembre 2024, non trova applicazione la nuova sanzione di cui all’art. 7, co. 1, del D.Lgs. n. 471/1997, pari al 50% dell'imposta non assolta, qualora il bene non risulti pervenuto nel Paese UE di destinazione entro 90 giorni dalla consegna e il fornitore nazionale non abbia provveduto, entro i successivi 30 giorni, a regolarizzare la fattura, versando la relativa imposta.