Osservatorio Turismo 2023

Il turismo a Milano nel post pandemia: caratteristiche strutturali e tendenze recenti

L’Italia è il quarto paese europeo per rilevanza del settore turistico (6,2% del valore aggiunto nazionale). La Lombardia è la prima regione nel settore dell’alloggio e ristorazione
L’Italia è il quarto paese europeo per rilevanza del settore turistico, comparto che rappresenta ben il 6,2% del valore aggiunto complessivo. In termini assoluti, il nostro paese occupa la seconda posizione, dopo la Germania, con 100 miliardi di euro di valore aggiunto turistico. Su scala nazionale, invece, la Lombardia è la prima regione per valore aggiunto nel settore dell’alloggio e della ristorazione (10,4 miliardi di euro nel 2019). In termini di flussi turistici, l’Italia è il quarto paese europeo per numero di visitatori con 131 milioni di arrivi nel 2019, di cui 17 milioni in Lombardia (13%).
 
A Milano attesi 8,8 milioni di visitatori nel 2023, sopra il record di arrivi del 2019
Milano è la prima provincia lombarda per numero di visitatori con 8 milioni di turisti nel 2019 (46% del totale regionale) e la terza in Italia (6% del totale nazionale, dati 2019). Dopo il crollo degli arrivi dovuto alla pandemia e la parziale ripresa del biennio 2021-2022, nei primi quattro mesi del 2023 i flussi turistici a Milano hanno segnato un +7,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Se il trend fosse confermato, il 2023 si prefigura l’anno del sorpasso dei livelli pre covid, con una proiezione di 8,8 milioni di visitatori.

Turisti a Milano
 
Gli arrivi a Milano sono cresciuti del +41% tra il 2010 e il 2019. Sale la quota di turisti internazionali e si conferma la vocazione orientata al turismo business
Nel decennio 2010-2019 il numero di visitatori in arrivo a Milano è cresciuto del +41%, una performance particolarmente rilevante resa possibile da un rilancio dell’attrattività cittadina cui ha senza dubbio contribuito EXPO 2015. I grandi eventi, infatti, giocano un importante ruolo di promozione turistica e le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026 contribuiranno in questa direzione con oltre 1,5 milioni di visitatori attesi dall’Italia e dall’estero in circa due settimane.
Guardando all’origine dei turisti a Milano si osserva che, tra il 2010 e il 2019, la quota di visitatori stranieri a Milano è cresciuta dal 51% al 57%, a testimonianza di una sempre maggiore apertura internazionale. Tuttavia, resta rilevante la componente nazionale, grazie all’importanza del turismo business attivato dall’intensa attività fieristica milanese. La distribuzione nell’arco dell’anno degli eventi e delle manifestazioni fieristiche, inoltre, ha permesso a Milano di ridurre ulteriormente la bassa stagionalità dei flussi dei visitatori in ingresso in città.

A Milano si afferma il turismo asiatico: la Cina è il primo paese di origine con 417 mila visitatori nel 2019
Nel confronto con le altre maggiori mete turistiche italiane, la composizione dei turisti stranieri a Milano si caratterizza per una quota inferiore di visitatori Nord americani (10% nel 2019) e una quota più elevata – e in crescita – di turisti asiatici (22% nel 2019). In particolare, nel 2019 sono giunti a Milano 417 mila turisti cinesi (+176% rispetto al 2010, 13% delle presenze totali in Italia), numero che fa della Cina il primo paese di provenienza, seguito da Stati Uniti e Germania.
A livello regionale, la spesa media per turista straniero è aumentata più che nelle altre regioni (+81,9% tra il 2019 e il 2022), elemento che può essere almeno in parte collegato a un cambiamento delle abitudini di consumo e della tipologia di turisti in arrivo. Si noti che la spesa dei visitatori stranieri che giungono in Lombardia ha sorpassato i livelli pre covid già nel 2022, registrando un +12,9% rispetto al 2019.

A Milano gli alberghi upper scale soddisfano il 45% della domanda. Forte crescita dell’accoglienza extra-alberghiera negli ultimi anni
Il 45% delle presenze turistiche a Milano nel 2021 ha avuto luogo in alberghi da 4 stelle in su, una quota che ha oscillato intorno al 60% nel periodo 2010-2019. Tuttavia, anche in seguito all’ingresso sul mercato di operatori della platform economy (ad es. Airbnb), la quota di mercato delle strutture non alberghiere è cresciuta molto negli ultimi anni, passando 3,6% delle presenze nel 2010 al 23,3% nel 2021, con un incremento di ben 19,6 punti percentuali.
 
L’offerta alberghiera milanese si rafforza nella fascia alta del mercato. I tassi di occupazione delle camere si riavvicinano alla normalità pre covid
L’offerta ricettiva milanese si contraddistingue per una specializzazione nel reparto alberghiero di fascia alta, con il 34% degli esercizi alberghieri nella classe 4 stelle il 4% nella fascia 5 stelle e 5 stelle lusso. Inoltre, questa specializzazione è andata rafforzandosi nel tempo: tra il 2012 e il 2021 gli alberghi a 5 stelle sono cresciuti del +56,3% e quelli a 4 stelle del +11,9%, mentre quelli di fascia bassa (1 e 2 stelle) si sono ridotti.
Dopo la crisi pandemica sofferta dal settore negli anni scorsi, la saturazione dell’offerta alberghiera si è avviata nel 2023 ad un ritorno alla normalità, con il tasso di occupazione delle stanze che si attesta tra gennaio e febbraio di quest’anno al 58,9%, vicino ai livelli dello stesso periodo del 2019.

Nel primo trimestre 2023 più passeggeri aeroportuali che nel pre covid. Riprende così la forte crescita: +34,5% tra il 2012 e il 2019. Persiste invece il gap per gli ingressi di bus turistici in città.
Negli anni precedenti lo scoppio della pandemia, Milano ha sistematicamente rafforzato le sue connessioni aeroportuali. Nel periodo 2012-2019 il traffico aereo degli aeroporti milanesi (Malpensa, Orio al Serio e Linate) è cresciuto del +34,5% raggiungendo quota 49 milioni di passeggeri. Dopo il crollo pandemico, nel primo trimestre 2023 gli aeroporti milanesi hanno recuperato i livelli pre covid (+1% rispetto allo stesso periodo del 2019). Da un punto di vista di mercati di riferimento, le diverse strutture aeroportuali milanesi operano in maniera complementare. Gli aeroporti di Orio al Serio e Malpensa sono più internazionalizzati di Linate e della media italiana con oltre il 70% di passeggeri provenienti dall’estero nel 2022. Inoltre, Malpensa spicca come aeroporto di riferimento per i passeggeri a lungo raggio: il 43% dei passeggeri internazionali erano extra-UE nel 2022.

Guardando invece alle modalità con cui i turisti raggiungono il centro città, si osserva che il numero di autobus turistici in ingresso in città non è ancora ritornato ai livelli pre covid. In particolare, nel mese di febbraio 2023 esso si attestava ancora intorno al -30%, un dato che, letto congiuntamente alla consistenza dei flussi turistici del periodo, suggerisce un possibile cambiamento nelle abitudini di spostamento dei turisti.

La potenzialità di Milano: oltre 10 milioni di visitatori nel 2026
Il settore turistico a Milano ha ancora una grande potenzialità di crescita. Secondo le previsioni di Oxford Economics, il numero di visitatori in arrivo in città potrà sfondare la soglia di 10 milioni di visitatori (5,7 milioni gli arrivi dall’estero) nel 2026 , anno in cui si terranno le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina.

In allegato il report completo.

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