Consuntivo 2011 e previsioni 2012 delle imprese milanesi (aprile 2012)
Sondaggio sull'andamento del fatturato nel 2011 e sulle previsioni per il 2012 delle imprese manifatturiere, del terziario innovativo e della distribuzione industriale.
Per le imprese milanesi nel 2011 è proseguito il recupero di fatturato iniziato nel 2010, anche se restano quote importanti di aziende che faticano a riprendersi dalla crisi. Infatti, secondo il sondaggio di aprile 2012, il 2011 si è chiuso con vendite in crescita rispetto al 2010 per una impresa su due, mentre una su tre ha registrato una riduzione. Il sondaggio ha coinvolto 458 imprese associate ad Assolombarda del manifatturiero, del terziario innovativo e della distribuzione industriale.
Per l’anno in corso sembra emergere, invece, un rallentamento del recupero, in linea con il deterioramento congiunturale italiano in atto dall’autunno scorso. Difatti, le attese di fatturato 2012 si rivelano peggiori di quelle formulate a ottobre 2011 dallo stesso panel di imprese; in particolare, il 25% delle imprese si attende una crescita del fatturato (34% a ottobre scorso), il 42% una stazionarietà dello stesso (51% a ottobre) e il 33% una contrazione (15% a ottobre). A livello settoriale, la distribuzione industriale e l’industria sono i comparti con i risultati migliori per il 2011.
Per il 2012 le indicazioni di stazionarietà del fatturato prevalgono per tutti e tre i settori analizzati. Più nel dettaglio, il terziario innovativo è il settore meno confidente (una impresa su otto si attende un fatturato in crescita) mentre la distribuzione industriale risulta quello più ottimista (aumento delle vendite previsto da una impresa su tre). Inoltre, le imprese di medie e grandi dimensioni (con oltre 50 dipendenti) hanno registrato nel 2011 performance migliori rispetto alle piccole e sono sempre le medio-grandi a mostrarsi maggiormente ottimiste per il 2012.
Il sondaggio ha anche rilevato il grado di apertura all’estero delle imprese. La quota maggiore di aziende esportatrici si registra nel settore manifatturiero (quasi il 93%) e oltre il 30% delle imprese dichiara un fatturato export superiore al 50% del fatturato totale.
La percentuale di aziende del terziario innovativo e della distribuzione industriale che esporta è decisamente più ridotta (rispettivamente 60% e 65%) e lo fa con quote basse: rispettivamente il 44% e il 40% ha dichiarato un fatturato export nella fascia 1-25%.
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