Indagine Confindustria sul lavoro nel 2013

Indagine annuale sulle condizioni dell’occupazione nelle aziende associate.

Contratti aziendali per 2 lavoratori su 3 nell’industria, oltre 1 su 2 nei servizi. Assenteismo al 6,5%

L’annuale indagine Confindustria sulle condizioni dell’occupazione nelle aziende associate ha registrato che nel 2013 nell’industria in senso stretto erano coperti da un accordo aziendale 2 lavoratori su 3, 5 su 6 nelle imprese con almeno 100 dipendenti. La contrattazione aziendale è meno diffusa nei servizi, dove i lavoratori coperti erano il 56,9% (68,0% nelle imprese più grandi).

I premi variabili, collettivi o individuali, sono stati erogati dal 70,5% delle imprese con contrattazione di secondo livello e dal 31,7% di quelle senza. Per il personale non dirigenziale, la copertura dei premi variabili cresce con la qualifica (52,5% tra gli operai, 56,3% tra gli impiegati e 63,4% tra i quadri), mentre l’incidenza sulla retribuzione è mediamente simile (intorno al 5%). Tra i dirigenti, l’erogazione appare più selettiva: solo poco più di un quarto li riceve, ma, se erogati, essi rappresentano mediamente il 15,6% della retribuzione media annua lorda.

Il peso delle ore di assenza sulle ore lavorabili nelle aziende associate si è attestato nel 2013 sul 6,5%, dal 7,0% di un anno prima. L’incidenza delle assenze rimane più alta nelle imprese grandi (7,2% in quelle con più di 100 addetti; 4,5% in quelle fino ai 15).

L’indagine ha rilevato una contrazione dell’occupazione alle dipendenze dell’1,1%, dopo il -0,6% del 2012 e il -0,3% nel 2011. In espansione i flussi occupazionali sia in entrata sia in uscita, ma l’aumento dei primi (da 11,7% a 15,3% dell’occupazione) non è stato sufficiente a compensare la crescita dei secondi (da 12,2% a 16,4%).

Resta alto il ricorso alla CIG, che nel 2013 ha assorbito potenziale forza lavoro pari al 4,7% delle ore lavorabili nell’industria (dal 5,3% nel 2012) e all’1,8% nei servizi (dal 2,5%).

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