GreenItaly 2015, la sfida del futuro

Quaderni di Fondazione Symbola

E' stata pubblicata la sesta edizione del rapporto "GreenItaly" di Fondazione Symbola e Unioncamere sulla green economy italiana.

Dal rapporto emerge che sempre più imprese fanno scelte green: sono 372.000 le imprese italiane dell'industria e servizi che hanno investito nel periodo 2008-2014, o prevedono di farlo entro la fine del 2015, in prodotti e tecnologie green, ovvero il 24,5% dell'intera imprenditoria extra-agricola. Nel settore manifatturiero si tratta addirittura di un'impresa su 3 (il 32%).

 

Graduatoria regionale secondo la numerosità delle imprese che hanno investito nel periodo 2008-2014 e/o investiranno nel 2015 in prodotti e tecnologie green

green italy 2015 - numerosità imprese

Fonte: Centro Studi Unioncamere

 

Interessante è il dato che emerge per classe dimensionale: le micro-piccole imprese investono il 91,8% in tecnologie green legate al processo produttivo, mentre nelle grandi imprese l'incidenza degli investimenti sul processo produttivo è inferiore (85,5%) a favore di investimenti green legati al prodotto (14,5%).

 

Distribuzione percentuale* delle imprese che hanno investito nel periodo 2012-2014 in prodotti e tecnologie green per finalità degli investimenti realizzati e per classe dimensionale.green italy 15 - classe dimensionale

*trattando di domanda a risposta multipla, le risposte sono state riproporzionate sul 100%

Fonte: Centro Studi Unioncamere

 

Il valore aggiunto generato dalla green economy nel 2014 incide il 12% sul valore aggiunto totale dell'industria. L'incidenza aumenta nel settore delle costruzioni, raggiungendo il 31,1%, mentre nei servizi è pari al 7,3%.

 

Valore aggiunto per ripartizione territoriale e settore di attività

(Anno 2014 - incidenze percentuali sui rispettivi totali di valore aggiunto prodotto).

green italy 15 - valore aggiunto

Fonte: Centro Studi Unioncamere

 

Le assunzioni di green jobs programmate per il 2015 sono superiori di 24.000 unità rispetto alle previsioni per il 2014 (+47,4%), raggiungendo il 14,9% sul totale delle assunzioni programmate. I green jobs sono una leva per l'innovazione: infatti, l'incidenza maggiore di assunzioni di green jobs si trova nell'area progettazione/R&S.

Distribuzione percentuale delle assunzioni programmate dalle imprese nel 2015 in ciascuna area aziendale di inserimento tra green jobs e altre figure.

green italy 15 - green jobs

Fonte: elaborazione Centro Studi Unioncamere su dati Sistema Informativo Excelsior

 

Dal punto di vista dell'eco-efficienza, le imprese italiane, con 337 Kg di materia prima per milione di euro prodotto, fanno molto meglio della media UE (497 Kg) e si classificano seconde dopo il Regno Unito (293 Kg), davanti a Francia (369 Kg), Spagna (373 Kg) e Germania (461 Kg).

Anche in ambito energetico si registrano buoni risultati: l'Italia è seconda tra i big player europei, dietro solo al Regno Unito: dalle 17,4 tonnellate di petrolio equivalente per milione di euro del 2008 l'Italia è passata a 14,7 tonnellate nel 2013. Il Regno Unito ne utilizza 12,3, la Francia 15,7, la Spagna 17,8 e la Germania 18,3.

Input energetici per unità di prodotto in Italia e nei principali Paesi dell'Unione Europea

(Anno 2008 e 2013 - tonnellate di olio equivalente ogni milione di euro prodotto).

green italy 15 - input energetici

* Francia, Italia, Germania, Spagna e Regno Unito

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat

 

Sul fronte della riduzione dei rifiuti, l'Italia è la più efficiente in Europa, con 39 tonnellate ogni milione di euro prodotto (5 in meno del 2008). Ottimi risultati anche nella riduzione delle emissioni in atmosfera: l'Italia è seconda tra i 5 grandi Paesi europei (113 tonnellate di CO2, ultimi dati disponibili 2012), dietro solo alla Francia (91 tonnellate) favorita dal nucleare, ma davanti alla Germania.

 

Il report completo può essere scaricato al seguente link: report completo.

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