Booklet Economia: PIL lombardo rivisto al +1% nel 2024. Investimenti in crescita del +19,7% nel 2023-2019, ben oltre i benchmark europei, e per il 42% delle imprese di Assolombarda aumento anche nel 2024

La Lombardia rispetto ai benchmark nazionali ed europei. Focus specifici per Milano, Lodi, Monza Brianza, Pavia.

Ancora una volta le previsioni più recenti di crescita vengono riviste al rialzo. Il PIL lombardo, dopo un +1,1% nel 2023, è previsto crescere del +1,0% nel 2024, quando solo tre mesi fa le attese per l'anno in corso si fermavano al +0,6%. Alla fine di quest’anno, con un PIL di oltre 483 miliardi di euro in valori correnti, la Lombardia allungherebbe così il passo al di sopra dei livelli pre-Covid del +6,7%, con quasi 84 miliardi di euro in più prodotti nel quinquennio. L'espansione regionale si mantiene al di sopra del ritmo già veloce dell'Italia che, con una previsione per il 2024 del +0,7% (scenario Prometeia), è attesa portarsi entro fine anno al +4,2% rispetto al 2019. Inoltre, la performance lombarda nel confronto pre-pandemico si conferma saldamente superiore anche a quella dei benchmark europei: a fine 2024 la stima è +0,8% per Baden-Württemberg, +2,4% per Bayern, +4,8% per Cataluña.

Il quadro previsivo a livello macro si confronta con un sentiment delle imprese di Assolombarda ancora abbastanza eterogeneo secondo la flash survey di metà aprile. Il 39,5% delle 375 aziende manifatturiere e del terziario innovativo rispondenti prospetta, infatti, che nel 2024 la situazione economica regionale sarà in linea a quella dell'anno precedente, il 28,0% prevede un miglioramento e il 31,7% si aspetta un peggioramento.

Sul fronte del mercato del lavoro, secondo le nuove previsioni macroeconomiche (anch’esse migliorative rispetto a gennaio), nel 2024 il numero di occupati è atteso crescere del +1,1% in Lombardia e del +1,0% a livello nazionale, raggiungendo così rispettivamente incrementi del +2,2% e +3,0% rispetto al pre-Covid.

Approfondendo il quadro congiunturale, a marzo 2024 le indagini qualitative di Istat rilevano nel Nord-Ovest una crescita del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, ora sui livelli più alti da luglio 2023; tuttavia, l'indice rimane ampiamente negativo e si muove all’interno di un trend abbastanza altalenante da alcuni mesi. In questo avvio d’anno, alcune imprese manifatturiere nel Nord-Ovest hanno patito in modo particolare le tensioni nel Canale di Suez: nel primo trimestre raddoppia al 9,4% la quota di imprese che riporta un allungamento dei tempi di consegna delle merci (dal 4,3% di fine scorso anno).

Diversamente dal manifatturiero, a marzo nel Nord-Ovest il clima di fiducia delle imprese dei servizi scende sul livello più basso da ottobre dello scorso anno, pur mantenendosi in questo caso in area positiva.

Focus specifico di questo numero del Booklet sono gli investimenti delle imprese. Nel 2023 gli investimenti fissi lordi crescono del +4,7% annuo in Italia e, si stima, del +5,1% in Lombardia: a fine scorso anno, entrambe si trovano ampiamente sopra i livelli del pre-Covid del +26,0% e +19,7%, incrementi che si confrontano con un più contenuto +5,9% della Francia e un divario che persiste sia in Germania (-3,1%) sia in Spagna (-3,5%).

Nel dettaglio del tipo di asset (dato disponibile solo a livello nazionale), il contributo più alto alla crescita degli investimenti in Italia tra il 2019 e il 2023 proviene, considerati anche i forti incentivi, dalle ‘costruzioni’ che segnano un +38,6% sul 2019. A questo, tuttavia, si affianca una performance estremamente positiva anche degli investimenti delle imprese in immobilizzazioni materiali: la componente ‘impianti e macchinari’ in Italia è al +17,2% rispetto al 2019, tre volte l’incremento della Francia (+5,4%) e in netto distacco da Spagna (-8,4%) e Germania (-2,1%). Seguono gli investimenti in prodotti di proprietà intellettuale, anch’essi comunque in decisa espansione (+12,7% in Italia nel quinquennio 2019-2023).

Per il 2024 si prospetta un rimbalzo verso il basso degli investimenti fissi lordi del -1,7% annuo a livello lombardo e del -2,0% nazionale, con un forte contrazione della componente ‘costruzioni’ ma con una tenuta importante di ‘impianti e macchinari’, che si prevede crescano ancora del +6,3% (fonte Prometeia).

Su questo fronte, dalla flash survey di Assolombarda emerge che l'80,8% delle associate rispondenti ha pianificato investimenti nel 2024 dal valore superiore (42,4%) o uguale (38,4%) a quello del 2023. Per queste imprese l'impiego di capitale riguarda soprattutto ‘impianti e macchinari’ (indicato dal 44,2%), ‘consulenza, R&S e formazione’ (40,6%) e ‘software’ (37,0%). Tra gli obiettivi, in testa si trovano strategie di crescita quali l'aumento della capacità produttiva (39,6%), la digitalizzazione (38,6%) e la diversificazione del proprio business (32,7%); inoltre, circa un quarto (il 24,1%) indica motivazioni di sostenibilità ambientale.

Non mancano, tuttavia, le imprese che indicano una riduzione dell'ammontare degli investimenti rispetto allo scorso anno: sono il 17,1% degli intervistati e, comunque, circa la metà fornisce come motivazione l'aver già realizzato i progetti negli anni precedenti. A disincentivare gli investimenti gioca un ruolo rilevante l'incertezza, sia con riferimento allo specifico settore di business (indicato dal 35,9% delle aziende) sia di più ampio contesto geopolitico globale (20,3%).

Genio & Impresa 

Consulta le infografiche dinamiche tratte dai dati del Booklet Economia e disponibili sul web magazine di Assolombarda Genio & Impresa

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