La riforma della disciplina delle società non operative ha previsto l’applicazione della percentuale del 15% nei confronti delle "altre immobilizzazioni" (anche) finanziarie ai fini della determinazione dei ricavi (minimi) presunti per l'effettuazione del c.d. test di operatività.
La riforma della disciplina delle società non operative è stata rivolta ad introdurre correttivi alla previgente disciplina al fine di superare le critiche addotte ai criteri di individuazione delle società non operative e, al tempo stesso, permettere di individuare una struttura che possa definire meglio lo stato di non operatività.