Booklet Economia: dopo un 2021 in significativo recupero, le imprese lombarde sono più caute a inizio 2022

La Lombardia rispetto ai benchmark nazionali ed europei. Nel Booklet sono presenti anche i focus per Milano, Lodi, Monza Brianza, Pavia.

Nelle ultime settimane stiamo osservando lo shock energetico, sempre più multiforme e complesso, frapporsi trasversalmente ai settori sulla strada della ripresa, una ripresa che già dallo scorso anno risente anche delle tensioni lato materie prime. All’interno di una crescita globale al momento meno dinamica e caratterizzata da elevata e diffusa inflazione, per inquadrare la fase attuale del sistema economico lombardo è utile fissare un punto sull’anno appena concluso e poi guardare in prospettiva.

Nel 2021 la crescita della Lombardia ha battuto ogni previsione. All’inizio dello scorso anno si prevedeva che il PIL regionale sarebbe cresciuto di poco sopra il +5%, mentre le stime più recenti di Prometeia si attestano al +6,6%, un punto e mezzo circa in più, che segue a un 2020 in caduta del -8,9%. Le stime per il 2022 prevedono un ulteriore risalita del +4% che, se confermata, permetterà un pieno ritorno sui livelli del 2019.

L’industria lombarda ha dimostrato una migliore performance dell’Italia ed entrambe rispetto ai principali competitor europei, consolidando il posizionamento dell’attività produttiva oltre i livelli pre Covid. Nel 2021 la produzione manifatturiera è difatti cresciuta del +15,6% rispetto al 2020 e del +4,3% rispetto al 2019: l’Italia è molto vicina a chiudere il divario con il 2019 (-0,8%), mentre Spagna (-3,1%) e soprattutto Germania (-6,8%) e Francia (-6,2%) sono decisamente distanziate.
Nel manifatturiero lombardo la maggior parte dei settori registra livelli di produzione superiori a quelli antecedenti la pandemia, con l’eccezione del sistema moda (-4,9% pelli-calzature, -8,6% tessile, -15,8% abbigliamento) e, più limitatamente, del comparto carta-stampa (-1,0%). I recuperi più intensi, invece, sono stati registrati da minerali non metalliferi (+7,8%), gomma-plastica (+7,7%), chimica-farmaceutica (+7,3%), meccanica (+6,6%) e siderurgia (+6,1%); seguono alimentare (+3,8%), automotive e legno-mobilio (+2,5% entrambi).

L’anno passato ha visto anche una ripartenza delle iniziative imprenditoriali, più vivace a livello lombardo rispetto al totale nazionale, con 57.177 nuove imprese iscritte ai registri camerali nel 2021 (+19% rispetto al 2020 vs +13,8% in Italia), un numero vicino al picco registrato nel 2019 (58.313, -1,9%). Sebbene tutti i settori abbiano invertito la tendenza rispetto al 2020, a confronto con il 2019 tra i più rilevanti si distinguono per dinamismo le attività professionali, scientifiche e tecniche (+19,9%) e le costruzioni (+17,5%), mentre le nuove aperture dei comparti alloggio e ristorazione rimangono depresse (-31,2%).

Il 2022 si apre con valutazioni delle imprese sull’evoluzione a breve dell’economia meno favorevoli rispetto a fine anno scorso, sia in Lombardia e Italia sia in Europa.
Più in dettaglio, nel manifatturiero lombardo e dell’intero Nord Ovest italiano il clima di fiducia, dopo il picco storico di novembre, è peggiorato prima a dicembre e poi più marcatamente a gennaio. Sebbene infatti i livelli permangano elevati e in area di espansione, sia la domanda e la produzione correnti sia le attese flettono. Prevalgono poi ancora giudizi di scarsità con riferimento alle scorte di materie prime e semilavorati e questo talvolta mette a rischio l’evasione degli ordini.

Perde slancio anche la dinamica dei servizi di mercato nel Nord Ovest e marcatamente in Italia, con domanda e prospettive per questo primo trimestre dell’anno più contenute. Diversamente, a gennaio tiene la fiducia in Germania e Spagna, su livelli elevati sebbene inferiori a quelli dell’autunno scorso.

Le incertezze crescenti pesano anche sui consumatori, più a livello nazionale dove il clima di fiducia flette a gennaio rispetto al Nord Ovest dove invece torna a crescere. Anche qui, però, peggiorano sensibilmente le attese sulla situazione economica del paese che si portano sui minimi dalla scorsa primavera.

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