Booklet Ricerca e Innovazione: segnali di accelerazione nell'ecosistema lombardo

La Lombardia nel confronto europeo.

Nell’Europa dell’innovazione, le performance tra paesi e grandi aree urbane divergono ancora, ma se confrontiamo Milano e la Lombardia con aree omogenee - ossia con Baden-Württemberg, Bayern, Rhône-Alpes e Cataluña - notiamo qualche primo segnale di convergenza (in particolare, qualità del sistema universitario, produzione della ricerca scientifica, numero di brevetti), pur restando ampie le distanze rispetto alle regioni più performanti. Sul fronte nazionale, la Lombardia conferma anche nei numeri più aggiornati la propria leadership innovativa: qui vengono registrati il 33% dei brevetti nazionali e si effettua il 27% della ricerca scientifica italiana maggiormente citata a livello globale, a fronte di un peso dell’area in termini di popolazione più contenuto (16,5%).

 Nel dettaglio dei numeri analizzati nel Booklet, la Lombardia accelera ancora sul fronte universitario, grazie a un’accresciuta competitività e reputazione a livello internazionale (nel 2018 le top faculty della Lombardia raggiungono quelle del Bayern nel Qs World University ranking), cui si accompagnano una sempre più marcata capacità di aggiudicazione di fondi Horizon 2020 (più che triplicati dal 2014 al 2017), una buona presenza di ricercatori vincitori di ERC (42 tra il 2014 e il 2017) e un incremento della ricerca scientifica (+5,8% gli articoli per milione di abitanti nel triennio 2014-2016). Sul fronte delle imprese, emerge una maggiore propensione alla ricerca e all’innovazione; in particolare, si registra uno sforzo evolutivo del manifatturiero lombardo in chiave competitiva, anche verso il 4.0, tanto che nel 2017 ben il 64% delle imprese manifatturiere lombarde ha effettuato investimenti (la quota più alta dal pre crisi) e di questi, il 91,6% sono stati investimenti in macchinari, il 62,5% in informatica.

Tra i principali attori del processo di innovazione del territorio emergono per vitalità le startup knowledge intensive: nel confronto europeo la Lombardia si caratterizza per un buon tasso di natalità (38,8 startup ogni 100 mila abitanti nel 2016, +3,5% rispetto al 2014) e, pur registrando un tasso di sopravvivenza a medio termine abbastanza debole  (77% vs 94% nelle regioni tedesche), le performance di crescita sono in linea con il Baden-Württemberg (il 6,9% delle startup lombarde con 3-4 anni di età registra performance di crescita alta) e superiori al Bayern (5,7%) e alla Cataluña (6,5%).

Ulteriore aspetto positivo è l’incremento delle domande di brevetto per abitante, noto punto di debolezza dell’ecosistema innovativo lombardo: +14,2% tra il 2014 e il 2017, segnando un marcato recupero rispetto alle regioni tedesche. Tuttavia, la densità tecnologica lombarda rimane ancora molto inferiore ai benchmark, con 142 brevetti per abitante vs i 583 del Bayern e i 453 del Baden-Württemberg.

Tuttavia, persistono alcuni nodi su cui la Lombardia deve investire con maggior forza. Tra i fattori abilitanti, l’investimento in R&S, sia pubblico sia privato, rimane una strutturale criticità della Lombardia, che anzi perde ulteriormente rispetto ai competitor: 1,27% del PIL, pari a 454 euro per abitante, un quinto dei 2.120 euro del Baden-Württemberg e un terzo dei 1.367 euro del Bayern. Un elemento aggiuntivo di debolezza è il capitale umano, fattore imprescindibile per l’attrattività e la competitività del territorio: infatti, nonostante il forte avanzamento nell’ultimo quadriennio, nel 2017 la quota di giovani 30-34enni lombardi in possesso di un titolo di laurea è pari al 33,7%, percentuale ancora inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto ai top performer (46,2% Rhône-Alpes, 44,8% Cataluña). Si aggiunge una bassa concentrazione di ricercatori e addetti alla R&S nel mondo del lavoro che relega la Lombardia a fanalino di coda tra i benchmark.

 

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