Oneri generali di sistema elettrico per non domestici: le proposte dell’Autorità

Molte e diverse le opzioni presentate, da coordinare anche con la prossima revisione delle agevolazioni per gli energivori

Con il documento di consultazione 255/2016/R/EEL l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) ha presentato le sue proposte di riforma della struttura tariffaria per oneri generali di sistema elettrico per i clienti non domestici.

Premessa

La riforma è necessaria poiché l’attuale struttura degli oneri, che prevede per i clienti in MT, AT e AAT la degressività dei corrispettivi per scaglioni di consumo, è stata in via ufficiosa indicata dalla Commissione Europea come aiuto di stato non compatibile con la normativa europea.

Il Ministero dello Sviluppo Economico è ancora oggi impegnato in una interlocuzione con la Commissione Europea che dovrebbe portare il nostro Paese a rivedere nel complesso i suoi sistemi di agevolazione nel settore energia in modo compatibile rispetto alla disciplina europea sugli aiuti di stato.

In quest’ottica, il Governo Italiano è intervenuto nello scorso dicembre con il Decreto Milleproroghe, che, nella sua conversione in Legge, ha demandato all’AEEGSI una riforma generale della struttura della tariffa per oneri generali di sistema dei clienti non domestici che l’Autorità di regolazione dovrà effettuare ispirandosi all’attuale struttura trinomia della tariffa di rete, che prevede:

  • una componente in €/anno (quota annua)
  • una componente in €/kW (quota potenza)
  • una componente variabile in €/kWh (quota energia)

Le proposte dell’Autorità

Il perimetro della riforma indicato dall’AEEGSI comprende le componenti A2 (smantellamento centrali nucleari), A3 (promozione energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate), A4 (regimi tariffari speciali), A5 (ricerca e sviluppo nel sistema elettrico), As (Bonus Sociale elettrico), MCT (Misure di Compensazione Territoriale per località che ospitano centrali nucleari), UC4 (integrazioni tariffarie per le imprese elettriche minori), UC7 (promozione dell’efficienza energetica).

Le opzioni tariffarie presentate dall’AEEGSI sono almeno 5 e ognuna combina diversi gradi di “riflessività” rispetto alla struttura della tariffa di rete. In pratica, le opzioni presentate propongono diverse soluzioni di bilanciamento della raccolta del gettito tra le 3 componenti (quota annua, quota potenza e quota energia). Si passa da un’opzione che replica pienamente la struttura della tariffa di rete (è quindi “pienamente riflessiva” e sposta una quota rilevante della raccolta del gettito sulla componente in €/kW) a opzioni che mantengono una quota rilevante della raccolta del gettito in capo alla componente variabile, passando per un’opzione che differenzia la struttura tariffaria tra oneri derivanti dagli incentivi alle fonti rinnovabili (oneri FER) e altri oneri generali di sistema, con buona parte del gettito relativo agli oneri FER che continuerebbe ad essere raccolto con la componente in €/KWh.

Cambiando la distribuzione e il peso delle varie componenti cambia inevitabilmente l’impatto degli oneri generali sulle diverse tipologie di cliente finale. Se spostare parzialmente la raccolta del gettito dalla quota variabile alla quota potenza può in qualche misura sgravare i clienti alto-consumanti che prelevano elevati quantitativi di energia elettrica dalla rete, un riequilibrio del prelievo degli oneri tra quota energia e quota potenza rischia di penalizzare i clienti finali che consumano di meno e gli investimenti in autoconsumo ed efficienza energetica, poiché riduce, almeno in parte, lo stimolo tariffario a diminuire i consumi.

Potenziali sinergie con la revisione delle agevolazioni per gli energivori

La struttura differenziata per tipologia di oneri potrebbe costituire il naturale punto di caduta per la risoluzione contestuale delle criticità relative alle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia. La disciplina europea in materia di aiuti di Stato nei settori energia e ambiente consente, infatti, di concedere esoneri alle imprese dal pagamento degli oneri generali di sistema, ma soltanto per gli oneri FER.

Dal documento di consultazione sembra che l’AEEGSI propenda per una implementazione della riforma degli oneri generali che sia parallela e coerente con la revisione e conseguente ripartenza delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica, senza, tuttavia, appesantire ulteriormente le altre tipologie di clienti e penalizzare autoconsumi ed efficienza. Anche il Ministero dello Sviluppo Economico sembra concorde con l’AEEGSI e indirizzato a sfruttare al massimo le opportunità che la disciplina europea in materia di aiuti di stato offre per proteggere le imprese più esposte al peso dei costi energetici.

Messa a regime della riforma

L’AEEGSI è intenzionata a far decorrere la nuova struttura tariffaria retroattivamente dal 1 gennaio 2016 per i clienti in AT e AAT. Per i clienti connessi in BT e MT, invece, mette in consultazione due diverse opzioni che rinviano l’applicazione della riforma considerando un periodo di gradualità di uno o due anni, motivando il trattamento differenziato con la maggiore numerosità del secondo gruppo di clienti rispetto al primo, e da qui la necessità di evitare o quantomeno limitare la necessità di conguagli che coinvolgerebbero un numero molto elevato di clienti:

  • OPZIONE A: clienti MT dal 1 luglio 2016 – clienti BT dal 1 gennaio 2017
  • OPZIONE B: clienti MT dal 1 gennaio 2017 – clienti BT dal 1 gennaio 2018

Contatti

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