Osservatorio Territoriale Infrastrutture - Rapporto OTI Nordovest 2013

Presentato alla MCE del 10 e 11 febbraio il rapporto OTI 2013 sullo stato di avanzamento dei principali progetti infrastrutturali del Nordovest e realizzato da Assolombarda, Confindustria Genova e Unione Industriale di Torino.

Infrastrutture, rallentamento generale

Il 2013 ha risentito profondamente dell’onda lunga degli effetti della crisi economica. E l’instabilità del quadro politico nazionale (e, in alcuni casi, locale) ha fatto il resto. Ancora a inizio anno, ci si augurava che lo sviluppo infrastrutturale del Paese, e del Nordovest in particolare, potesse rappresentare un volano per la ripresa, ma nei fatti non è andata così.

Rare eccezioni a parte, nel 2013 il rallentamento ha colpito tanto i progetti quanto l'avanzamento dei cantieri già in corso.

Nel primo caso, ad allungare i tempi degli iter di approvazione sono stati più fattori: mancanza di copertura finanziaria e di condivisione tra i diversi enti, resistenze locali e difficoltà di rapporti con il territorio, ritardi nella pubblicazione degli atti amministrativi. Nel secondo, discontinuità dei flussi di cassa, contenziosi amministrativi tra i soggetti coinvolti, varianti in corso d’opera (e relative rinegoziazioni con le imprese appaltatrici), sommati agli effetti della crisi, hanno fatto ‘sforare’ i cronoprogrammi di numerosi cantieri già partiti.

In particolare, anche nel 2013 le condizioni critiche della finanza pubblica e le difficoltà di erogazione del credito agli investitori hanno rallentato diverse opere ferroviarie e autostradali per le quali è fondamentale il ricorso al capitale privato.

Ma quella che, più delle altre, continua a pesare è la mancanza di una strategia chiara e condivisa per lo sviluppo infrastrutturale del Paese (e anche i pochi interventi normativi di semplificazione compiuti perdono efficacia per l’assenza di un quadro organico di riferimento).

Poche esperienze positive e molte note dolenti

In un quadro generale poco confortante, due eccezioni – il closing dei project financing di Brebemi e Tangenziale Est Esterna di Milano – dimostrano che il sistema industriale e quello bancario possono e devono lavorare insieme per lo sviluppo infrastrutturale del territorio, tanto più in un periodo di scarsità di risorse pubbliche.

Ma resta, purtroppo, il lungo elenco delle note dolenti. A cominciare dallo stallo di diversi progetti ferroviari: la tratta AV/AC Brescia-Verona, le nuove connessioni al tunnel del Gottardo, il nodo di Novara, il collegamento da nord a Malpensa, il potenziamento Rho-Gallarate.

Sono ferme anche la linea 2 della metropolitana torinese, la Pedemontana piemontese, la strada Magenta-Tangenziale Ovest-Abbiategrasso, la Variante alla strada statale del Sempione, la Tangenziale Est di Torino e la quarta corsia di quella esistente, l’asse di Corso Marche di Torino, i cantieri sulla linea 1 della metropolitana torinese e sulla ferrovia Milano-Mortara e alcune opere viarie di collegamento con Malpensa.

E gli interventi per le opere di accessibilità di Expo sono stati rimodulati sulla base del rispetto del cronoprogramma e delle risorse effettivamente disponibili.

________________

Rapporto OTI 2013

Oti Nordovest

Azioni sul documento

Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica
[Thomas Edison]
Risparmio

Se stai leggendo questa frase significa che non stai navigando da qualche minuto e questa modalità di risparmio energetico ti permette di consumare meno quando sei inattivo.

Alle volte per fare bene basta un piccolo gesto: perché anche il poco, giorno dopo giorno, diventerà molto.

Fare impresa sostenibile è il nostro impegno di responsabilità:
significa creare valore per le generazioni future, per gli stakeholder e per l’ambiente.

Assolombarda