PREMESSA
Il decreto 179/2012 (c.d. decreto crescita 2.0) ha previsto una disciplina di favore per le c.d. start up innovative.
Sono definite start up innovative le società di capitali 1, anche in forma di cooperativa, e le società europee residenti in Italia, il cui oggetto sociale miri allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Per agevolare la crescita e lo sviluppo delle nuove imprese innovative il decreto ha introdotto alcune agevolazioni in ambito fiscale, societario, in materia di diritto del lavoro e di accesso al credito.
In materia fiscale i principali benefici riguardano:
- l’esenzione dagli oneri di registro e dai diritti camerali;
- agevolazioni fiscali e contributive per la remunerazione di amministratori, dipendenti e collaboratori effettuata attraverso strumenti finanziari;
- modalità semplificate per accedere alle agevolazioni per le assunzioni di personale qualificato;
- incentivi per gli investitori delle start up.
Alcune delle predette misure necessitano, tuttavia, di specifiche autorizzazioni o di provvedimenti attuativi. E’ il caso, in particolare, degli incentivi fiscali all’investimento nelle start up innovative la cui efficacia è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea e all’emanazione di un successivo decreto attuativo.